di Mariella Lentini*
–
Ha fatto della comunicazione la sua ragione di vita per divulgare in ogni angolo del mondo, attraverso i moderni strumenti tecnologici, la Parola di Dio, tanto da essere considerato l’apostolo del XX secolo e il patrono di Internet. Giacomo Alberione, fondatore delle Edizioni San Paolo e del diffusissimo settimanale Famiglia Cristiana, scriveva: «Io so il male che fanno certi libri…».
Tutto inizia in una casa di campagna, a San Lorenzo di Fossano (Cuneo). Giacomo Alberione, nato nel 1884 in una famiglia di contadini, tanto laboriosi quanto religiosi, quarto di sei fratelli, in prima elementare, alla maestra che gli chiede cosa vuole fare da grande, risponde: «Il prete!». E prete diventa, a ventitré anni, dopo aver studiato in seminario a Bra e ad Alba (Cuneo). A sedici anni, nella notte a cavallo tra due secoli, il 31 dicembre 1900, il giovanissimo Giacomo prega nella Cattedrale di Alba, davanti all’ostia consacrata, per quattro ore consecutive, quando sente una forte spinta interiore che lo invita a compiere una missione “insieme agli altri” per diffondere la Parola di Dio. Giacomo capisce che il suo compito sarà quello di seguire le orme di San Paolo il quale diffondeva il Cristianesimo attraverso i mezzi di comunicazione in vigore a quei tempi: scrivere e ricopiare lettere.
Don Alberione utilizza i moderni mezzi di comunicazione di massa: giornali, libri, radio, televisione, cinema. «Iniziare sempre da un presepio» è il suo motto, ovvero dall’essenziale, in povertà. Giacomo Alberione ha a disposizione pochissimi mezzi e pochi collaboratori, ma non si scoraggia. Tira dritto verso la sua meta, senza badare alle difficoltà. Prima apre una piccola tipografia ad Alba, via via vengono pubblicati la rivista Vita Pastorale per i sacerdoti, poi Il Giornalino per i ragazzi, il foglio distribuito in chiesa La domenica, nel 1931 il famoso settimanale cattolico ad alta tiratura Famiglia Cristiana e stampati Bibbia e Vangelo in edizioni popolari.
Nasce la “Famiglia Paolina” che comprende dieci diverse congregazioni maschili e femminili. San Paolo è il suo maestro, l’uomo da cui prendere esempio. A San Paolo vengono dedicate le case editrici fondate ad Alba dall’instancabile, per quanto umile e silenzioso, sacerdote: le Paoline e San Paolo. La “Famiglia Paolina” cresce, si diffonde in ogni continente, nonostante Don Alberione, verso i quarant’anni, sia gravemente malato. Guarisce miracolosamente, grazie a San Paolo, come dichiara “l’apostolo dei mass media” e vivrà ancora a lungo, fino a 87 anni. Muore nel 1971, a Roma. Nel 2003 viene proclamato beato.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”