di Mariella Lentini*
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Peter Friedhofen sa che cosa significa essere poveri, malati e soli, fin dall’infanzia. Nato nel 1819 a Weitersburg presso Vallendar (Germania) Peter è sesto di sette fratelli. La sua famiglia è povera e molto religiosa. Peter impara ad amare soprattutto la Madonna, la mamma di Gesù. Quando compie un anno muore il padre Pietro. In una famiglia numerosa, la mancanza del padre di famiglia che porta in casa lo stipendio, può diventare una tragedia. Eppure Peter cresce, anche se fra mille difficoltà. Purtroppo, all’età di nove anni, Peter rimane orfano anche della madre Anna Maria Klug. Il Comune di Vallendar si prende cura dei poveri orfanelli e Peter, assieme a due fratellini più piccoli, viene accolto in casa di una donna del paese. C’è tanta povertà e il bambino non può regolarmente frequentare la scuola. All’età di tredici anni Peter raggiunge il fratello maggiore Giacobbe ad Ahrweiler (Germania) per imparare a fare lo spazzacamino, un lavoro oggi scomparso, ma attualissimo nell’Ottocento, svolto soprattutto dai minori. La perdita dei genitori e le ristrettezze economiche non minano la serenità d’animo del giovane. Anzi, lo rendono moralmente ancora più forte e desideroso di farsi valere nel lavoro. Ben presto diventa uno spazzacamino apprezzato e molto richiesto.
Assunto dal Comune di Vallendar come maestro spazzacamino, quando muore il fratello Giacobbe, Peter, nonostante abbia i polmoni malati, abbandona tutto e raggiunge ad Ahrweiler la vedova in attesa di un bambino, e i dieci nipoti rimasti orfani, proprio come lui. Si fa assumere come spazzacamino e con il suo lavoro mantiene la cognata e i dieci bambini. La sua forza di volontà è incrollabile. Lo spazzacamino desidera aiutare tutti, non solo i propri parenti, diventando un uomo di Dio. All’età di trentadue anni indossa l’abito da prete. L’esperienza di grande povertà provata da bambino lo induce a voler fare qualcosa per i più sfortunati. Così Peter fonda la Congregazione dei Frati della Misericordia di Maria Ausiliatrice con lo scopo di aiutare poveri e malati. Lui stesso ha poca salute. I suoi polmoni sono malridotti, forse anche a causa del duro lavoro svolto fin dall’adolescenza. L’ex umile spazzacamino muore nel 1860 a Coblenza (Germania), all’età di quarantun anni. La sua congregazione è oggi diffusa in Europa, Brasile e Malesia.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”