di Mariella Lentini
L’insegnamento è per lei una ragione di vita. E per tutti gli insegnanti Maria Anna Sala può essere presa da esempio. Nasce nel 1829 a Brivio (Lecco) sulle rive del fiume Adda, in una famiglia di ricchi commercianti di legname, quinta di otto figli. Papà Giovanni e mamma Giovannina Comi, religiosissimi, educano i propri figli ai valori cristiani. Maria Anna, a undici anni, viene messa in collegio a Vimercate (Milano), presso l’Istituto delle Marcelline, affinché venga istruita.
A diciassette anni la ragazza torna a casa per accudire la mamma ammalata ed aiutare la famiglia che attraversa un momento critico, dovuto a difficoltà finanziarie del lavoro del padre. Maria Anna trova anche il tempo per insegnare catechismo ai bambini della parrocchia. Attività che la entusiasma e della quale non può fare a meno. Sente che la sua missione è quella di dedicarsi a Dio e all’educazione delle fanciulle.
Così entra nell’Istituto delle Marcelline, diventa suora e maestra delle scuole elementari. Per tutta la vita insegna a leggere e a scrivere, musica e la lingua francese alle bambine in vari collegi a Genova, Milano e Cernusco sul Naviglio. Con le sue allieve Maria Anna è sempre disponibile, gentile, comprensiva e da loro è tanto amata. La suora non si limita ad insegnare, è insieme alle sue alunne giorno e notte, a tavola e nel gioco, quando si dorme e quando si fanno i compiti, mentre si prega e si lavora.
Un impegno difficilissimo, senza avere mai un attimo di pausa per se stessa. Impegno che Maria Anna assolve con un’energia inesauribile, con un talento raro per l’educazione delle fanciulle, per creare le donne del futuro, cittadine di domani, istruite, ma anche serene, gioiose, capaci di affrontare la vita, di saper riconoscere cos’è Bene e cos’è Male, forti e decise, grazie al messaggio cristiano appreso dalla loro amata maestra.
Solo una volta la maestra si allontana dalla sua missione di insegnante, quando durante la Seconda guerra d’indipendenza del 1859 si presta per curare i feriti, reduci dalla battaglia di Magenta (Milano), ricoverati nell’ospedale militare di San Luca a Milano. La suora si ammala e muore nel 1891, a Milano. Fino all’ultimo Maria Anna si dedica alle sue allieve, con eroismo, senza far pesare agli altri le sue sofferenze. Nel 1980 papa Karol Wojtyla, San Giovanni Paolo II, la proclama beata.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”