di Mariella Lentini*
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Dell’infanzia di Diego si hanno scarse notizie. Nasce intorno al 1400 in Spagna, a San Nicolas del Puerto (Andalusia), in una modesta famiglia. Diego, fin da giovane, sceglie di condurre una vita solitaria, non perché privo di senno. Al contrario, Diego è un uomo gradito a Dio. Prega e ha il dono di riuscire a guarire le malattie. Trova rifugio vicino al suo paese, in mezzo alla natura e per cibarsi coltiva un orticello. Svolge anche lavori umili e viene ripagato con vecchi vestiti che usa per coprirsi. La gente lo nota. Tutti parlano di lui. Diventa famoso. E questa è l’ultima cosa che il giovane, molto umile, avrebbe voluto. Allora decide di entrare in un convento nei pressi di Cordova, ad Arizafe.
Indossa il saio francescano e, per le sue qualità, nel 1441 viene inviato missionario nelle Isole Canarie, situate accanto all’Africa Nord Occidentale, sull’Oceano Atlantico. Diego si dà tanto da fare come guardiano del convento per aiutare e convertire il popolo, ed è così bravo da essere nominato superiore. È ben voluto dai religiosi e dai poveri indigeni. Non dai colonizzatori che preferiscono dominare gente analfabeta, superstiziosa e lontana da Dio. Così il bravo Diego nel 1449 deve ritornare in patria dove ricomincia a svolgere le sue mansioni di cuoco e portinaio. Un anno dopo si reca a Roma mentre infuria l’epidemia di peste. È un fuggi fuggi dal contagio. Lo stesso papa Niccolò V ripara a Fabriano (Ancona). Non Diego, ovviamente. Eroicamente, lui rimane con i poveri disperati, li cura, organizza in condizioni estreme, ma con coraggio e successo, la distribuzione di cibo per le strade.
Si occupa dei frati ammalati e molti di loro, grazie a Diego, guariscono. Anche in Spagna, dove trascorre gli ultimi anni della sua vita, Diego si rende protagonista di miracoli eclatanti. Un giorno cerca di portare fuori dal convento una cesta colma di pane per i poveri affamati. Il buon Dio, per agevolarlo nel compito, trasforma i panini in petali di rose. Quando, poi, il lavoro in cucina è troppo gravoso, ecco alcuni angeli aiutare con gioia il frate. Termina la sua vita sulla Terra nel 1463 ad Alcalà de Henares (Madrid). San Diego è popolarissimo in Spagna e nell’America Latina. In California (USA), una città porta il suo nome, San Diego. Diventa santo nel 1588 anche grazie al sostegno del re Filippo II, riconoscente al conterraneo Diego, per aver ascoltato le sue preghiere e salvato il figlio don Carlos da un mortale rischio. Il santo spagnolo viene invocato contro ogni malattia.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”