di Mariella Lentini*
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Per tutti quelli che lottano ogni giorno con i chili di troppo arriva in aiuto il santo festeggiato oggi, protettore degli obesi. Leonardo (dal longobardo “forte come un leone”) nasce in una nobile famiglia intorno al 496, vicino a Orleans (Francia). Suo padrino di Battesimo è il re dei Franchi Clodoveo. Trascorre un’infanzia dorata a corte. Per lui tutti si aspettano un futuro destinato a ricoprire ruoli prestigiosi accanto al re. Il ragazzino viene quindi avviato alla carriera politica e militare. Leonardo è ubbidiente, studia con profitto. Simpatico e gentile, è amico di tutti e a tutti dà consigli. Tuttavia ai combattimenti e alle armi il giovane preferisce la preghiera. Si sente attratto dalla vita di Gesù, della Madonna e dei santi, raccontata dal futuro Santo Remigio, vescovo di Reims, suo educatore. Leonardo è contento quando accompagna il suo maestro Remigio nelle povere capanne a fare visita ai poveri. E grazie alle immense ricchezze della sua famiglia, sa essere molto generoso nei confronti dei più sfortunati, verso i quali prova tenerezza e compassione. La famiglia rimane stupita quando apprende della decisione irremovibile del figlio di entrare in convento. Al seguito di San Remigio, Leonardo diventa monaco e, per umiltà, rifiuta di diventare vescovo. Si spoglia di tutti i suoi beni che regala ai poveri, rinuncia all’eredità, alla gloria, alla ricchezza. Come Remigio, anche Leonardo ottiene dal re di poter liberare tutti i prigionieri incarcerati ingiustamente che avesse incontrato sul suo cammino. Da quel momento moltissimi detenuti, soprattutto di guerra, ottengono la libertà: se un carcerato lo invoca le catene si spezzano, le porte della cella si aprono, i guardiani si distraggono, miracolosamente. Leonardo conforta vedove e orfani, porta pace nelle famiglie, divulga il Vangelo, fa diventare buoni i cattivi. Il monaco diventa famoso anche per i suoi prodigi: basta che un ammalato lo guardi, ed è subito guarito.
Leonardo di Noblat, desideroso di solitudine per stare più a contatto con il Signore, si rifugia in una folta foresta nei pressi di Limoges. Vive in una capanna sotto ad un albero, si ciba di erbe selvatiche e frutti di bosco. Lavora per sostenersi ed aiutare chi ha bisogno, prega, accoglie cacciatori e pellegrini diretti ai santuari. Un giorno il re, mentre è a caccia nel bosco, incontra Leonardo e lo implora di aiutarlo perché la moglie sta soffrendo per un parto difficile. Leonardo prega e la regina partorisce un bel bambino. Per riconoscenza il re gli offre una parte di quel bosco dove Leonardo vive, ovvero il terreno che il monaco sarebbe riuscito a delimitare cavalcando in groppa ad un asino in un giorno. Su quel terreno Leonardo edifica una chiesa in onore della Madonna. Fa, poi, prodigiosamente zampillare l’acqua da una buca scavata nel terreno. Tutta la zona diventa fertile e si popola di poveri, miracolati e prigionieri liberati grazie a lui e seguiti dalle loro famiglie. Nasce un villaggio agricolo fondato sul lavoro onesto e sulla carità che tuttora si chiama “Saint Leonard de Noblat” dove Leonardo, dopo la sua morte avvenuta nel 559, viene sepolto. Questa città è diventata luogo di intenso pellegrinaggio e una delle più importanti tappe del “Cammino di Santiago de Compostela” (Spagna). San Leonardo è protettore di fruttivendoli, fabbri, prigionieri incarcerati ingiustamente e partorienti. Viene invocato per i parti difficili, da chi soffre di obesità e mal di testa, contro la grandine e le malattie dei bambini. Diventa famoso in Europa e in Italia, soprattutto in Sicilia, in seguito alla dominazione normanna.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”