di Mariella Lentini*
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Proclamato patrono della Grecia, Nicola nasce nel III secolo a Patara, in Licia (Turchia), in una ricca famiglia che lo educa ad essere generoso con i bisognosi. Nicola è di buon cuore e si sente portato verso la spiritualità. Prega e frequenta la chiesa. Aiuta i poveri donando loro il cibo ed è sua abitudine gettarlo nelle misere case dalla finestra, per non farsi scoprire. Diventa vescovo della Myra (Turchia) e, rimanendo molto umile, compie tanti miracoli: libera condannati a morte ingiustamente, moltiplica il grano per gli affamati, converte i cuori malvagi, guarisce e salva dai pericoli.
La leggenda narra che il piccolo Nicola il mercoledì e il venerdì succhiasse il latte materno solo una volta al giorno e in piccole quantità, per rispettare i dettami del digiuno cristiano. Una famiglia sul lastrico sta per vendere le proprie figlie ma, grazie all’intervento generoso di San Nicola, le tre ragazze sono salve. Il vescovo, di nascosto, getta nella loro povera casa tre borse d’oro, la dote occorrente alle fanciulle per potersi sposare. E tre palle d’oro sono, infatti, uno dei simboli con i quali il santo viene spesso raffigurato. Un gruppo di marinai, poi, miracolosamente si salva da una bufera, ancora per intercessione di Nicola.
Nei Paesi del Nord Europa San Nicola viene comunemente chiamato Santa Claus, nome che deriva dal tedesco Nicolaus. Per i bambini di questi Paesi è tradizione che a Natale, giorno in cui si celebra la nascita di Gesù, Santa Claus porti loro giocattoli e dolci. Ecco le origini di Babbo Natale: il vescovo con la lunga barba che, in sella a un cavallo bianco, regala cibo ai poveri, si trasforma in un simpatico “nonno”, vestito di rosso, che guida una slitta trainata da renne. Infatti San Nicola è protettore dei bambini e della loro salute, dei ragazzi e delle ragazze.
È patrono anche di porti di mare, marinai, barcaioli, pescatori, panettieri, produttori e commercianti di olio, prestatori di denaro, banchi di pegno e bisognosi. Viene invocato contro i pericoli del mare, i furti e i ladri, le carestie, gli errori giudiziari e per avere un matrimonio felice. Festeggiato il 6 dicembre, giorno in cui muore intorno al 343 a Myra, nel 1087 le sue reliquie vengono portate a Bari (Puglia), di cui San Nicola diventa il patrono. In questa città, che si affaccia sul Mare Adriatico, sorge una grande basilica che custodisce i resti di San Nicola, meta di pellegrinaggio per tanti fedeli.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”