di Mariella Lentini*
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Patrona della Francia e di Parigi, Santa Genoveffa (in francese Geneviève), nasce nel 420 circa a Nanterre (Francia). È ancora bambina quando incontra il vescovo Germano di Auxerre (futuro santo) che, colpito dalla luce emanata dal suo volto, vuole conoscerla. Il vescovo predice alla piccola che da grande sarà consacrata al Signore. Così avviene nel 435. Genoveffa non veste l’abito monacale ma, anche se non vive in convento, prega con tanto fervore da impensierire la madre che, per dissuaderla, la schiaffeggia. Per ricordarle che i figli appartengono a Dio, la madre viene punita con la cecità da cui guarisce lavandosi con l’acqua che la figlia benedice.
Morti i genitori, Genoveffa va a vivere a Parigi dalla sua madrina. Come prova di fede dedica tutta se stessa all’astinenza: mangia pochissimo e pratica il silenzio isolandosi per giorni da tutti. Per il suo tenore di vita qualcuno comincia a dubitare del suo senno. San Germano, invece, recatosi a visitarla, l’addita come esempio da imitare. Nel 451 gli Unni di Attila invadono la Gallia. I parigini terrorizzati pensano alla fuga. Genoveffa esorta il popolo a restare a Parigi; esercita il suo potere spirituale soprattutto sulle donne, invitandole a pregare digiunando. C’è tra gli uomini chi diffida e minaccia di lapidarla. La santa si affida a Dio e continua a pregare. Intanto attua una straordinaria impresa guidando, attraverso il fiume Senna, una flotta di imbarcazioni, rifornendo di viveri il popolo assediato. Attila viene sconfitto dal generale romano Ezio. Parigi è salva e il popolo attribuisce la vittoria alle preghiere di Genoveffa.
La santa diventa famosa e così stimata da essere accolta da re e potenti, ai quali chiede aiuti per assistere i poveri e curare i malati. Si prodiga anche nei miracoli: con un segno della croce guarisce gli indemoniati. A Laon avvicina una povera ragazza paralitica: pregando la scalda con le sue mani e la giovane guarisce. Alla sua morte (3 gennaio 502) il re dei Franchi Clodoveo costruisce una basilica per custodire le sue spoglie. Tuttavia durante la Rivoluzione francese i rivoltosi bruciano i suoi resti che vengono dispersi nella Senna. Santa Genoveffa protegge contro i reumatismi, la guerra, la siccità o troppa pioggia, le calamità naturali, le inondazioni e le alluvioni, le infezioni e le malattie degli occhi. È anche patrona dei pastori.
* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”