I corridoi umanitari sono uno strumento di ingresso legale in Europa offerto a persone vulnerabili in fuga da guerre, persecuzioni,
fame. Salvano soprattutto famiglie con bambini, soggetti con disabilità, donne sole, anziani, malati.
Di corridoi umanitari si parla spesso, in Italia e in Europa. Rappresentano una grande speranza per quanti lottano per la sopravvivenza in lunghi esodi tra mari, montagne, deserti. Non sono un lasciapassare per chiunque, si rivolgono a persone bisognose di protezione internazionale, ma poiché debolezza e patimento sono la realtà prevalente tra i profughi e i migranti, i corridoi hanno un significato universale.
Promossi dalla società civile con l’appoggio dello Stato, sottraggono persone ai trafficanti di esseri umani, ai barconi di fortuna delle traversate mediterranee, alle violenze delle rotte insicure. I corridoi umanitari hanno la caratteristica d’integrare efficacemente i beneficiari nelle comunità locali, grazie a coloro che li accolgono e si assumono la responsabilità di accompagnarli nel percorso di inserimento nella società.
Del tema parla “CORRIDOI UMANITARI” (Edizioni San Paolo 2023, 208 pagine, euro 18), in uscita il prossimo 20 marzo. L’autore è Roberto Morozzo della Rocca, ordinario di Storia contemporanea nell’Università di Roma Tre.