«L’intercessione della Madonna è determinante. Ricorriamo a Lei con grande fiducia, mentre prepariamo la festa del 16 luglio. La memoria liturgica della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo ci invita a rinnovare la nostra supplica al Cielo. La Chiesa ci incoraggia a ricorrere a Dio perché, con l’aiuto e le cure materne di Maria, giungiamo felicemente al tuo santo monte, Cristo Gesù, nostro Signore». Nella sua lettera mensile a tutti i centomila componenti e agli innumerevoli simpatizzanti dell’Opus Dei in giro per il mondo, il prelato Mons. Javier Echevarría ricorda la necessità della devozione mariana per ogni cristiano e l’importanza che ha in ogni focolare l’aiutare gli altri perché crescano nella fede e nella vita cristiana, specialmente oggi, quando in molti luoghi «una legislazione antireligiosa pretende persino di impedire l’educazione alla fede, laddove una diffusa miscredenza o un invadente secolarismo rendono praticamente impossibile una vera crescita religiosa».
D’accordo con l’età e le caratteristiche di ciascuno dei figli, ricorda il Prelato della Prælatura Sanctæ Crucis et Operis Dei, i genitori devono insegnare ai figli i profondi significati della fede e la carità di Cristo. «Mediante la testimonianza della vita, sono i primi araldi del Vangelo presso i figli. Di più, pregando con i figli, dedicandosi con essi alla lettura della Parola di Dio ed inserendoli nell’intimo del Corpo – eucaristico ed ecclesiale – di Cristo mediante l’iniziazione cristiana, diventano pienamente genitori generatori cioè non solo della vita carnale, ma anche di quella che, mediante la rinnovazione dello Spirito, scaturisce dalla Croce e risurrezione di Cristo».
San Josemaría Escrivà de Balaguer, il fondatore dell’Opera, ricordava ai genitori che «non avete messo al mondo i vostri figli come fanno gli animali. Voi sapete che hanno un’anima e che c’è una vita oltre la morte – una vita di felicità eterna o di condanna eterna –, e desiderate che i vostri figli siano felici ora e poi». E aggiungeva: «Dovete difendere la fede dei vostri figli in due modi: primo, con la vostra condotta cristiana, con il vostro esempio. E poi, con la dottrina; cercando di ripassare il catechismo».
Matteo Orlando