Nel suo tradizionale messaggio mensile, in questo caso relativo al mese mariano per eccellenza, quello di maggio, mons. Echevarría, Prelato dell’Opus Dei chiede ai simpatizzanti e ai componenti della Prelatura di «mettere la devozione alla Santa Vergine nel cuore delle nostre giornate. Molti di noi ricorderemo le devozioni imparate da bambini: preghiere dedicate a nostra Madre – come la recita del Rosario in famiglia – l’offerta di piccoli sacrifici, i fiori ai piedi delle immagini della Madonna… A questo proposito, suggerisco a voi genitori di compiere questi gesti assieme ai vostri figli piccoli. Vi aiuterà leggere e meditare quello che il Santo Padre scrive sul dialogo tra i membri della famiglia, nella sua recente esortazione apostolica».
Pregare Maria, spiega il Prelato, «vuol dire amare ed è un segno di totale fiducia in Lei. Non si riduce a sentimenti, che pure possono abbondare in queste preghiere. Però non dobbiamo preoccuparci se, all’inizio, c’è solo l’impegno buono di recitare, quasi macchinalmente, una piccola preghiera alla Madonna. Quando l’orazione sincera sgorga da un cuore che, a prescindere da tutto, non ha dimenticato le premure materne, Santa Maria alimenta l’esile brace e conduce l’anima al desiderio di formarsi nella dottrina di suo Figlio. Quella breve preghiera – la piccola brace coperta dalla cenere – si trasforma in un fuoco che brucia le nostre miserie, capace di attrarre altri alla luce di Cristo».
Echevarría spiega che «molte conversioni, molte decisioni di dedizione al servizio di Dio sono state precedute da un incontro con Maria» e che la preghiera è «l’arma più importante a nostra disposizione. Grazie alla preghiera la Chiesa è andata avanti nei secoli e con la preghiera continuerà a farsi strada, nonostante gli ostacoli che incontrerà lungo la via. Lo stesso è accaduto all’Opus Dei, piccola parte della Chiesa, e per questo san Josemaría ripeteva con grande insistenza che la preghiera è un rimedio efficacissimo per ogni genere di necessità. Prepariamo dunque i nostri dialoghi apostolici nei momenti di conversazione con il Signore e rivolgiamoci all’intercessione della Madonna».
Matteo Orlando