“Ricostruire la rappresentanza, riaprire la via dello sviluppo” è il titolo del documento approvato dalla Presidenza Nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori in vista delle elezioni regionali e comunali del prossimo 31 maggio. “Queste elezioni – si legge nel documento – si svolgono in una condizione di crisi che appare lontana dall’essere risolta e che continua a caratterizzarsi per le difficoltà economiche delle famiglie e delle imprese, per i tagli dello Stato e degli Enti Locali nell’erogazione dei servizi, per l’indignazione verso la corruzione della classe politica. E’ tempo – prosegue la presidenza nazionale del MCL – che il Governo, le Istituzioni democratiche e le forze politiche, superando tutte le remore e gli interessi particolari, rimuovano le cause del grave disagio di coloro che si trovano in stato di bisogno e chiedono lavoro, sicurezza, giustizia, servizi sociali e possibilità concrete di sviluppo economico e sociale.”
Il documento propone ai partiti alcune soluzioni, in particolare per i Comuni, partendo dal concetto di “autonomia” e chiarendo che “occorre ritornare al riconoscimento della natura essenziale degli Enti locali, cioè la loro autonomia anche ordinamentale che ha subito limitazioni e invasioni di campo da anni di legislazione nazionale.” In merito al tema della sussidiarietà, l’MCL chiarisce che è “essenziale, al fine di snellire le procedure decisionali attivando anche una seria responsabilizzazione, definire una volta per tutte le competenze secondo il criterio di sussidiarietà tra Comuni, Città Metropolitane e Regioni, inserendole nella riforma del Titolo V.” In particolare, gli enti locali hanno contribuito al risanamento economico dell’Italia che è stato pagato con una netta riduzione delle risorse correnti per gli effetti del patto di stabilità interno che ha penalizzato le comunità più virtuose. Secondo l’MCL, dunque, “occorre modificare questa condizione riaffermando l’autonomia finanziaria dei Comuni e riattivare il ciclo degli investimenti per opere spesso immediatamente cantierabili.”
L’associazione interviene anche sul tema della sicurezza: “La vita di relazione nelle grandi città, e non solo in esse, è oggi esposta a una ondata di nuove insicurezze. L’ampliarsi dell’instabilità sociale, la preoccupazione di possibili azioni terroristiche, il senso di precarietà che avvolge sempre più ampi strati di popolazione vanno arginati con interventi di coordinamento degli enti preposti e di rafforzamento di tecniche di prevenzione e di controllo. Al centro della elaborazione delle amministrazioni locali vanno posti strumenti idonei a predisporre piani di sicurezza, resi operativi assegnando adeguate risorse e poteri ai sindaci.”