La comunione in ginocchio e sulla lingua è quella che assicura, rispetto alle altre forme, nel modo migliore, la fede nella presenza reale di Cristo nell’ostia sacra. Ne è convinto e lo dichiara in questa intervista che ci ha rilasciato, il cardinale tedesco , Presidente Emerito del Pontificio Comitato Scienze Sacre, Walter Brandmuller, uno dei quattro firmatari dei Dubia diretti a Papa Francesco ai quali, almeno per ora, il Papa non ha risposto formalmente. Sul tema di come amministrare la comunione il dibattito è quanto mai aperto con posizioni spesso contrastanti .
Eminennza Brandmuller, qual è la forma o il modo migliore ( cioè che assicuri il rispetto del sacro) per amministrare la comunione e che cosa pensa di quella nella mano?
” Gli argomenti pro e contro la comunione nella mano vengono scambiati da decenni. Non avrebbe senso ripeterli sempre di nuovo. E’ però evidente che la comunione ricevuta genuflessi, in bocca, esprime in modo migliore la fede nella presenza reale del Cristo risorto nella ostia sacra”.
Ultimamente a Roma si è tenuto un interessante convegno, al quale lei ha preso parte, sulla confusione anche dottrinale nella Chiesa. Da che cosa dipende questa situazione?
“Infatti, la confusione dottrinale di cui lei sta parlando è la triste conseguenza del calo della catechesi e della predicazione. L’ uno, come l’ altro, dovuto all’insegnamento non raramente eterodosso o ideologizzato nei seminari”.
Uno dei punti critici di Amoris Laetitia è la possibilità o meno per il divorziato risposato civilmente di accedere alla comunione. Secondo lei questo è possibile?
” Basta, per rispondere, dare uno sguardo sul catechismo della Chiesa cattolica ai punti 1385 e 1415 per sapere che, per ricevere degnamente la sacra eucarestia, è richiesta la giusta intenzione e lo stato di grazia. Ed ovviamente pure il digiuno eucaristico”.
Si corre il rischio di separare e addirittura contrapporre, pastorale e dottrina?
” E’ ovvio che una pastorale che merita i suo nome è sempre applicazione della dottrina della fede. L’azione pastorale non deve mai contraddire la verità della fede”.
Uno dei temi più accentuati nel pontificato di Papa Francesco è la misericordia. Come se ne parla?
” La misericordia è soltanto vera se non è contraria, ma piuttosto in armonia, con le altre virtù cristiane: prudenza, temperanza, fortezza”.
Bruno Volpe
Far conoscere la Professione di Fede di Paolo VI del 30 giugno 1968, con cui il papa confutò l’eretico “catechismo” olandese e, nello stesso tempo, intese ribadire la vera Dottrina Cattolica, il vero Credo del Popolo di Dio. La confusione dottrinale e spirituale esistente nella Chiesa è dovuta alla mancanza di formazione autenticamente cattolica e alla diffusione degli errori contro la Fede Cattolica, ad opera di teologi e sacerdoti eretici, a cui certi vescovi hanno lasciato via libera.
DatEci prEti chE sappiano farE lE omEliE❗