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” La sentenza su Vatileaks 2? La condivido. Condivido meno l’entusiasmo del giornalista Nuzzi”. Lo dice il dottor Corrado Carnevale, presidente emerito della Corte di Cassazione Cassazione, con fama di  “ammazzasentenze” per la minuziosità e la capacità tecnica con le quali ha sempre operato.

Presidente Carnevale, come valuta la sentenza vaticana?

” Ineccepibile, da tutti i punti di vista. Il tribunale Vaticano ha mostrato perizia ed anche equilibrio”.

Perchè?

” Ha saputo correggere in corsa un errore,  ha avuto la capacità e l’autorevolezza al momento della sentenza, di riconoscere il proprio difetto di giurisdizione nei confronti dei giornalisti Nuzzi e Fittipaldi che sono cittadini italiani e che il  presunto reato, se lo hanno fatto, lo  hanno compiuto comunque fuori del Vaticano. Questo fatto era evidente sin dall’ inizio”.

E allora  è stato un errore rinviarli a giudizio?

”  A mio avviso sì. Il Tribunale come dicevo, ha saputo emendare quella lacuna. Lo dico senza ombra di polemica verso nessuno, magari le corti del mondo sapessero ragionare in quel modo. I giudici vaticani hanno dato grande esempio di correttezza e di autonomia di giudizio”.

Però la Chaouqui è anche lei cittadina italiana ed è stata condannata. Come spiegare questa diversità rispetto ai giornalisti?

” Perchè pur essendo italiana, ha operato nel Vaticano. I fatti a lei contestati sono avvenuti sia nello svolgimento di un incarico Vaticano, che dentro quel territorio e questo sposta la giurisdizione.  Inoltre dobbiamo anche leggere attentamente le motivazioni”.

Qualcuno ha parlato di pene blande…

” Non è così, a mio avviso sono giuste. Per calcolare la sanzione bisogna prendere a  parametro l’ art 133 del codice penale e dunque quei requisiti e non come  si afferma la misura intermedia tra minimo e massimo, cosa che è una sciocchezza giuridica. Poi per principio sono contrario alle pene dette esemplari”.

Il giornalista Nuzzi ha quasi gridato alla vittoria, sostenendo che si è trattato di una sentenza storica che riconosce la libertà di espressione nel Vaticano…

” E  sbaglia. Non capisco l’entusiasmo del giornalista Nuzzi. L’ho visto in tv  mentre commentava la sentenza e ha sbagliato. Prima di tutto, perchè ha detto che alle sue spalle c’era lo Stato del Vaticano e invece si vedeva solo il famoso disturbatore con la penna rossa. Poi, ha dimenticato che il tribunale Vaticano non lo ha assolto nel merito, ma ha  riconosciuto il proprio difetto di giurisdizione a giudicare la sua condotta.”

Bruno Volpe

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