Sabato 5 ottobre 2019, a Roma (a due passi dal Vaticano) si è tenuta la Conferenza dal titolo “Ogni ginocchio si pieghi. La maestà e l’amore infinito della Santa Comunione”.
Attraverso l’iniziativa, organizzata dal Comitato internazionale laicale “Uniti con Gesù Eucaristia per le mani santissime di Maria”, sono state presentate alla stampa le 11 mila firme raccolte attraverso una petizione multilingue che chiede ai vertici della Chiesa Cattolica di permettere ai fedeli di trovare ancora gli inginocchiatoi nelle chiese, di estendere al mondo intero la modalità di distribuzione della Comunione eucaristica attuata in Vaticano per le Celebrazioni pontificie (vale a dire sulla lingua e in ginocchio) e, infine, l’introduzione del divieto della distribuzione della Santissima Eucaristia per i non consacrati.
LA FEDE QUOTIDIANA pubblica in esclusiva la lettera d’invito all’iniziativa che gli organizzatori hanno inviato (con identico testo) al Papa Regnante, Sua Santità Papa Francesco, e al Papa Emerito, Sua Santità Benedetto XVI.
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VOSTRA SANTITÀ,
nel riservarLe l’espressione della nostra massima stima e filiale devozione, Beatissimo Padre, osiamo umilmente scriverLe per invitarla ad una iniziativa che il Comitato internazionale “Uniti con Gesù Eucaristia per le mani santissime di Maria” ha organizzato presso il Vaticano, nella sala conferenze di Santo Spirito in Sassia, il prossimo sabato 5 ottobre 2019 a partire dalle ore 18.
La conferenza presenterà una raccolta di circa 11 mila firme, che è stata avviata attraverso una petizione internazionale, a sostegno della richiesta di una maggiore attenzione al Santissimo Sacramento dell’Eucaristia e per chiedere:
- che i fedeli possano ancora trovare gli inginocchiatoi nelle varie chiese e così potere pregare in ginocchio per adorare Gesù Cristo presente nei tabernacoli;
- l’estensione, a tutto il mondo cattolico, della ricezione della Santa Comunione Eucaristica direttamente sulla lingua (come avviene costantemente in Vaticano per le Celebrazioni pontificie) e in ginocchio. Questo perché, come ha scritto l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice guidato da monsignor Guido Marini, si evita “al massimo la dispersione dei frammenti eucaristici” e si favorisce “la crescita della devozione dei fedeli verso la presenza reale di Cristo nel sacramento”;
- permettere la distribuzione della Santissima Eucaristia solo ai consacrati, visti i numerosi abusi che si registrano nel mondo. Come scriveva san Tommaso d’Aquino (Summa Theologiae, III, 82,3), la distribuzione del Corpo del Signore appartiene al solo sacerdote ordinato: perciò non dovrebbe venire “toccato da nessuna cosa che non sia consacrata: e quindi sono consacrati il corporale, il calice e così pure le mani del sacerdote, per poter toccare questo sacramento. A nessun altro quindi è permesso toccarlo fuori di caso di necessità: se per esempio stesse per cadere per terra, o in altre contingenze simili”.
Il Comitato internazionale “Uniti con Gesù Eucaristia per le mani santissime di Maria”, formato prevalentemente da laici di mezza Europa, ha da tempo inviato a tutti i Vescovi del mondo una lettera aperta a nome dei fedeli “che vogliono continuare a ricevere la Santa Comunione direttamente sulla lingua ed in ginocchio”, considerato il “modo più consono ad esprimere la massima devozione nel ricevere il Corpo di Cristo”.
Voglia gradire, Sua Santità, la nostra più profonda gratitudine e riconoscenza per la lettura di questo invito e il nostro profondo e filiale ossequio. Della Santità Vostra preghiamo il Signore di potere essere sempre obbedientissimi figli.