Rompe il silenzio che aveva mantenuto dal 2009 e lo fa con questa intervista, a La Fede Quotidiana. Parliamo di Monsignor Gerhard Wagner che nel 2009 fu protagonista di un caso abbastanza singolare e clamoroso: nominato vescovo ausiliare di Linz, Austria, venne obbligato alla rinuncia a seguito di proteste interne al suo paese con grande imbarazzo per Papa Benedetto XVI.
Monsignor Wagner che cosa accadde?
“ Semplicemente che mi venne imposto di non accettare la elezione a vescovo ausiliare di Linz, scelta fatta in autonomia dal Papa. In realtà, fu una rivolta dei canonici appoggiati da qualche vescovo del mio paese. Avevano paura di me e del mio rigore dottrinale, perfetti esempi di quella chiesa austriaca che è oggi più che mai in grande confusione e crisi di identità e che spesso si allontana dalla retta dottrina cattolica. In parte, fu un attacco a Papa Benedetto XVI che settori della Chiesa non tolleravnoa e non hanno mai voluto”.
Che cosa pensa del cardinal Schonborn?
“ Nel suo cuore magari è davvero cattolico e credente. Però quando prende la penna o il microfono in mano sembra spesso professare cose che vanno in senso opposto alla buona dottrina. E’ un esempio chiaro della chiesa austriaca e di quella universale che soffrono di scarsa chiarezza specie in dottrina Oggi siamo al cospetto di una deriva secolare e relativista e lo vediamo nella famiglia che è scossa da questi venti, si prega poco, alla messa non si assiste o raramente, gli stati approvano leggi ispirate dal demonio come aborto, divorzio, unioni civili”.
Che cosa pensa, a proposito di famiglia, del recente documento Amoris Laetitia?
“ Lo reputo un testo in tante parti confuso e che può fare scivolare nella prassi al relativismo per quanto riguarda la comunione al divorziato risposato. Condivido sul punto le tesi del cardinal Mueller. La dottrina cattolica per sua natura è immodificabile e non mutabile e nessuno ha questo diritto, neppure il Papa o i vescovi che non sono padroni assoluti della Chiesa, ma solo servi e custodi”.
Che cosa pensa di Papa Francesco?
“ Un buon uomo, ma poco chiaro e spesso confuso nella dottrina e nelle scelte teolgiche, dovrebbe studiare di più. Ma del resto viene dall’ Ameirca Latina e conosco come ragionano da quelle parti, antepongono, con errore, la prassi pastorale alla teologia e allo studio dottrinale”.
L’ Austria vuole chiudere il Brennero, concorda?
“ Non possiamo fare entrare da noi tanti migranti, la carità ha bisogno di regole e di disciplina. L’Austria non ha spazio necessario e bisogna dire basta , siamo al cospetto di una invasione islamica. Il vero problema, tuttavia, non è l’ Islam, ma la fede cristiana di una Europa debole e secolarizzata, che ha chiese vuote e che sembra aver smarrito, anzi la ha perduta, la sua identità cristiana, basti vedere la mancata inserzione delle sue radici nella costituzione europea. Io penso che Islam e Isis sono un castigo di Dio verso un occidente ormai rilassato, fiacco e pagano, allo sbando morale”.
Dio castiga?
“ Certo che castiga, a fin di bene e per educare. Chi afferma il contrario mente sapendo di mentire e diseduca, non costruisce, inganna”.
In Austria vince la ulltradestra..
“ Chiacchiere, non è affatto ultradestra, ma un partito che correttamente interpreta il volere e le necessità del popolo e dei cattolici. Bisogna rispettare sempre le scelte del popolo, è la democrazia”.
Orban?
“ Lo capisco e ha delle buone ragioni a chiudere la sua frontiera. Ha il diritto e il dovere a proteggere la sua nazione”.
Monsignor Lefevbre, che cosa ne pensa?
“ In tante cose aveva ragione. Certamente io non celebro con il suo messale, e non ci starebbe niente di male in questo, ma ha detto tante cose giuste che trovano conferma. La Chiesa cattolica oggi è misericordiosa e tollerante con chi dissente da sinistra, ma bastona chi fa lo stesso da destra. Curioso”.
Ecumenismo?
“ Non lo condanno in tutto, ma il vero ecumeismo è quello che ci porta ad evangelizzare chi non crede senza rinunciare mai alla nostra identità”.
Bruno Volpe
Dio La benedica!
Non mi risulta che esista un Messale “di Monsignor Lefebvre”.