“Quello che la Rai sta mandando in onda è un oltraggio alle famiglie e alla maggioranza degli italiani che pagano il canone.” Lo dice a La Fede Quotidiana Filippo Savarese, portavoce nazionale di Generazione Famiglia, indignato perchè la Rai ha deciso di mandare in onda in prima serata su Raitre il programma “Stato Civile”, che racconta le storie di diverse unioni gay.
Savarese, Rai 3 della Bignardi propone in prima serata Stato Civile. Qual è la sua opinione?
” Assieme a Massimo Galdolfini, abbiamo diramato un lungo e duro comunicato di protesta verso la Rai, di più e di meglio non potevamo fare. Quello che la Rai manderà in onda in prima serata è un autentico oltraggio alla famiglia e alla maggioranza degli italiani i quali pagano il canone e si vedranno imporre, persino in fascia protetta, un programma dai contenuti pericolosi, che esalta come normale l’ amore gay, le unioni civili e la teoria del gender. Lo trovo scorretto perchè, come dicevo, il canone lo pagano tutti, compresi quelli che non sono a favore di questo programma e che ritengo essere in larga maggioranza”.
Che cosa non va?
” L’ arroganza. Pensi che questo non è un programma nuovo, la Rai lo aveva già proposto in seconda serata, veniva trasmesso alle 23. Ora andrà in prima serata e come sostenevo prima, in fascia protetta, quando ci sono anche i bambini. Significa di fatto, indurre a pensare in una certa direzione, senza contraddittorio”.
Perchè le vostre osservazioni e le vostre proteste non sono state ascoltate?
” I movimenti pro famiglia e quelli cattolici in genere non godono di buoni o forti appoggi, men che meno hanno risosrse economiche e finanziamenti come la potente lobby gay. Del resto il neo direttore generale Rai quando era a Mtv dedicava grande spazio ai temi pro gay e gender. Ne aveva il diritto perchè era una tv privata, ma ora con la Rai che è finanziata da tutti, no. E’ uno scandalo”.
Carlo Conti al prossimo Festival della Canzonone italiana ha invitato Tiziano Ferro il quale si è fatto promotore dell’ utero in afitto. Pare che sotto la direzione di Conti il festival non possa fare a meno di unioni civili, trans e roba simile…
” E’ un’ altra vergogna inaccettabile. Il festival pare diventato una vetrina pro gay ed anti valori. Una domanda: quanto costano agli italiani certi ingaggi?”.
La Cei non ha strillato..
” Il giornale Avvenire qualche cosa la ha detta, ma in modo blando. I vescovi italiani hanno scelto da tempo la linea soft sul punto e non possiamo farci nulla. Ci dispiace ,è una tattica che non porta da nessuna parte ed è ora di cambiar rotta”.
Bruno Volpe
CHI SIAMO NOI PER GIUDICARE… ?