Filippo Savarese, portavoce nazionale di Generazione Famiglia, non cela il suo disappunto per il voto del Senato che ha dato disco verde alla legge Cirinnà, sia pur leggermente modificata rispetto alla stesura originale. La Fede Quotidiana lo ha intervistato.
Savarese, che valutazione attribuisce al voto del Senato?
” Diciamoci tutta la verità. Siamo sconcertati. E’ pur vero che il popolo del Family Day in qualche modo un parziale successo lo ha avuto con la cancellazione dalla legge delle adozioni e dell’ obbligo alla fedeltà, ma è tutto l’ impianto che non va. Bisogna respingerla in toto e non solo in parte”.
Che cosa ancora non la convince?
” Il fatto che siano stati approvati dei veri matrimoni gay camuffati e questo è un colpo molto forte alla famiglia naturale che è quella composta da un uomo e una donna. Il fatto, marginale, che sia stato tolto il vincolo alla fedeltà non significa gran cosa, rimangono tante le cose che rendono omologabili le unioni civili al matrimonio”.
E il ruolo di Renzi in tutto questo?
” Lui, di fatto, ha rottamato o ci sta provando, la famiglia. Ha detto con trionfo che secondo lui ha vinto l’amore. Niente affatto, e noi, per quel che ci riguarda, cercheremo col voto democratico di rottamare Renzi, al momento degli appuntamenti elettorali ci ricorderemo, inutile che ci sfidi in modo arrogante”.
Quali appuntamenti?
” Sia alle prossime amministrative ormai dietro l’ angolo, ma soprattutto al referendum sull’Italicum. Lui ha detto che se perde va via perché viene bocciata la sua politica. Faremo in modo che questo accada, sia sereno”.
E Alfano?
” Evidentemente , pur dichiarandosi cattolico, non ha colto l’ invito del Papa alla coscienza ben formata. In un certo qual modo, è bene dire che Renzi, e Alfano oltre ai cattolici hanno tradito soprattutto il Papa che aveva parlato in maniera molto chiara e non è stato compreso”.
Che cosa farete?
” Noi non ci rassegniamo. Come le dicevo, saremo conseguenti al momento del voto, e renderemo il cammino della legge alla Camera il più accidentato possibile, anche se i rapporti di forze alla Camera effettivamente sono diversi. Inoltre ci appelliamo al cattolico Presidente Mattarella afinchè non firmi quella legge, lui è stato anche giudice della Corte Costituzionaale e dunque ne capisce, comprende, spero, che questa legge ha tanti profili di incostituzionalità. In ogni caso, proporremo un referendum abrogativo”.
Bruno Volpe