Franco Nembrini: “Pinocchio ricalca il Vangelo”

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“Pinocchio è la metafora della vita dell’ uomo, il libro più letto dopo la Bibbia.” Lo dichiara in questa intervista Franco Nembrini, intellettuale cattolico che su Tv 2000 e per dieci  puntate, conduce “L’avventura di Pinocchio”. Lo abbiamo intervistato.

Nembrini, perchè  Pinocchio?

” Perché è una favola universale, metafora della vita dell’ uomo ed è il libro più letto dopo la Bibbia.  Non deve sorprendere questo mio interesse per Pinocchio, del resto prima di me lo aveva attivamente fatto il grande cardinal Biffi e in un certo qual modo mi rifaccio a quella splendida e molto indovinata interpretazine del cardinale vescovo di Bologna”.

Che cosa sorprende in Pinocchio?

” Sono tanti gli spunti che possiamo cogliere nella favola. Direi che trovo, e lo ha  fatto prima di me Biffi, un sorpredente e bel parallelismo con il Vangelo e soprattutto con la vicenda di Gesù. I riferimenti e le analogie sono tantissmi. Non è affatto azzardato affermare che Pinocchio ricalca in molti aspetti i racconti del Vangelo come sostenevo prima”.

Qual è la base della popolarità di Pinocchio?

” Certamente la sua freschezza e la bellezza della storia, anzi madre di tutte le storie per bambini e per grandi. Il cardinal Biffi, a proposito delle analogie col Vangelo, segnalò giustamente che la Fatina  Turchina era assimilabile sia alla Madonna che alla Chiesa per il suo valore di misericordia e di invito alla conversione”.

Eppure Collodi era massone…

” Vero, questo lo raccontano  biografia e vulgata e in effetti  leggendo certi scritti infuocati contro la Chiesa  trova conferma il suo anticlericalismo, tipicamente massonico. Però sta di fatto che Collodi  pare abbia cambiato atteggiamento alla fine della sua esistenza”.

Famiglia in crisi. Qual è il suo pensiero?

” La famiglia è in crisi perchè lo sono nel nostro Occidente sia il cristianesimo che la fede. Spesso siamo credenti solo per stanca tradizione, ma nel modo di vivere  dimostriamo il contrario. I risultati sono questi, e le famiglie sbandano”.

Bruno Volpe