«Condivido il fastidio (…è dir poco!) per l’indifferenza con la quale i media (non) hanno ricordato il massacro delle quattro Suore in Yemen», ha scritto l’8 marzo sul suo profilo facebook il segretario della CEI monsignor Galantino. «Che tristezza a fronte delle enormi “banalità” che oggi riempiono pagine intere nelle giornata della “festa della donna”. Per fortuna, la stragrande maggioranza delle donne non si lascia ammaliare dalla “regalìa” che viene fatta loro in questa giornata e … puntano al sodo. E il “sodo” è anche il coraggio di queste quattro donne che – come tante altre donne – hanno coraggiosamente scelto di rimanere accanto ai loro assistiti! Quante ne ho incontrate nella mia vita. A loro va il mio grande affetto e la mia riconoscenza. Non solo oggi. Grazie per questa testimonianza».
Monsignor Galantino si riferisce alle parole del Papa durante l’ultimo angelus, quando Francesco ha ricordato le Missionarie della Carità di Madre Teresa, uccise in un barbaro attacco nello Yemen, dove assistevano gli anziani, e ha detto che «questi sono i martiri di oggi! Non sono copertine dei giornali, non sono notizie: questi danno il loro sangue per la Chiesa. Queste persone sono vittime dell’attacco di quelli che li hanno uccisi e anche dell’indifferenza, di questa globalizzazione dell’indifferenza, a cui non importa… Madre Teresa (il cui decreto di canonizzazione sarà firmato nel prossimo concistoro ordinario del 15 marzo) accompagni in paradiso queste sue figlie martiri della carità, e interceda per la pace e il sacro rispetto della vita umana».