“Pretestuosa e tristemente ideologica” la scelta di “cancellare” o “camuffare” il Natale per rispetto ad altre religioni. Così monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, nell’editoriale del numero di dicembre di “Vita pastorale”. Quest’anno, spiega, “avremo la possibilità di vivere il Natale nell’alveo di un altro evento ecclesiale di particolare valore: il Giubileo straordinario della misericordia, che Papa Francesco ha fortemente voluto e proposto alla Chiesa intera”.
“E il primo atto di misericordia che Dio compie verso di noi consiste proprio nel ‘farsi prossimo’, nel ‘farsi uno di noi’, nell’incarnazione del suo Figlio: ecco il mistero del Natale”. Ma “misericordia è anche solidarietà”, è “chiamata alla responsabilità” e “significa anche accoglienza, e il Natale ne è l’esempio più luminoso”. Dal Natale, dunque, prosegue mons. Galantino, “vogliamo imparare cosa significhi misericordia e accoglienza, secondo la via che Gesù ci mostra con la sua vita. Dal Natale vogliamo attingere la forza per divenire testimoni credibili di questa ‘buona notizia’”. “È questo – chiarisce – il Natale che ci auguriamo reciprocamente di poter vivere, per la gioia del mondo!”. “E – conclude – lasciatemelo dire! Se questo è il Natale, trovo pretestuosa e tristemente ideologica la scelta di chi, per ‘rispettare’ altre tradizioni o confessioni religiose, pensa di cancellare il Natale o di camuffarlo scadendo nel ridicolo”.