“San Nicola non ha nulla a che fare col mondo gay, irrispettoso e inopportuno il suo utilizzo.” Il massimo esperto del santo di Myra, lo storico domenicano Padre Gerardo Cioffari non le manda certamente a dire. Per il Gay Pride pugliese di Bari, sono stati confezionati una camicetta ed anche un grembiule con la vignetta di San Nicola. Ciliegina sulla torta, l’aureola arcobaleno e tanto di scritta: Colin (Nicolino nel vernacolo barese).
Padre Gerardo, San Nicola gay friendly?
” Ma non diciamo sciocchezze e siamo seri. Scomodare i santi per queste cose non ha alcun significato. Nel nome di una malcelata laicità si fa di tutto anche le scemenze”.
Che cosa?
” Il mondo gay chiede rispetto e ne il diritto. Ma in tanti casi, e questo mi pare uno, non lo da. Che senso ha usare San Nicola come se fosse una icona gay? Nessuno, così si dimostra ignoranza delle fonti storiche. Valuto questo inopportuno ed irrispettoso. San Nicola inoltre non avrebbe approvato il Gay Pride, men che meno qui a Bari “.
Ma era un santo misericordioso…
” Certo e la sa storia lo dimostra pienamente. Seppe amare tutti, anche le prostitute che salvò da una vita difficile. Però fu anche intransigente col peccato . Mite ol peccatore, netto contro il peccato e ogni deriva che andava contro la verità di fede. Il mondo gay esagera e a dirla tutta il Gay Pride non mi piace per niente. Lo trovo una manifestazione non di rivendicazione di diritti, ma di confusa ostentazione della diversità, un controsenso. Rivendicare diritti e assoluta normalità e dopo sfilare in quel modo singolare. Tutto questo denota una bella dose di esibizionismo”.
E l’aureola arcobaleno?
” Anche quella non va. Usare Nicola per questa causa è sbagliato ed irrispettoso. Laicità non significa fare tutto quello che si vuole e deridere i segni religiosi. Penso ai cosiddetti funerali che talvolta si celebrano nelle piazze davanti alle chiese. Probabilmente quelli sono anche peggio del Gay Pride.”.
Ora Nicola gay friendly, la settimana scorsa la polemica sulle Ferrari davanti alla Basilica e la cena riservata. Non un bel momento…
“Con quella cena e la mostra delle macchine la Basilica non ha niente a che vedere. La piazza antistante la Basilica è pubblica e del Comune, non appartiene a noi e qualcuno ha scritto delle colossali inesattezze sui giornali. Ma in Italia fare querele è tempo sprecato”.
Bruno Volpe
Sono stato al Pride di Bari, ne rivendico la partecipazione ma giuro di non aver visto nulla del genere.
Sia chiaro, non approverei un tale sfregio insensato all’iconografia sacra del nostro santo.
Fatto chE si commEnta da sE.
Quando finisce??