“La chiamavamo Mamma Rai, ma l’Italia s‘è desta. E’ la vittoria del buon senso. Il gender in tv in tempi di coronavirus non poteva passare e l’indignazione sollevata da più voci ha ottenuto che i palinsesti ideologici e non adatti ai bambini da adesso in poi vengano tolti dalle fasce protette, come invece vergognosamente è stato fatto nella trasmissione “Vieni da me” condotta da Caterina Balivo” hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita & Famiglia, onlus organizzatrice del Congresso delle Famiglie di Verona.
“L’intervista nel primo pomeriggio andata in onda sul tema della disforia di genere e della transessualità, in un momento tanto delicato per il nostro Paese, è stata una coltellata alle spalle alle tante famiglie italiane che in questi giorni con i loro bambini sono davanti alla tv per passare qualche ora di svago oltre che di informazione. Siamo grati al Presidente della Rai Foa che ha informato come l’offerta al pubblico, soprattutto nelle prossime settimane, prenderà in considerazione le osservazioni e i richiami intervenuti su tematiche tanto intime e delicatissime, cercando di estendere le tutele previste per le fasce protette e modificare di conseguenza le modalità dell’intrattenimento” hanno concluso