Riferimenti sessuali espliciti e persino sesso orale illustrato a bambini tra i nove e i dieci anni. Tutto questo accade a Bergamo, denunciato con vigore e veemenza dalla battagliera responsabile di Generazione Famiglia per Bergamo, Elena Pisani. Anche i genitori dei piccoli alunni sono sconcertati e preoccupati. Il guaio è che di tanto è stata informata anche la diocesi, ma senza riscontri. Parola ad Elena Pisani.
Pisani, che cosa succede a Bergamo?
” In un istituto scolastico, la Camozzi, si tengono corsi e lezioni di affettività sessuale a bambini tra i nove e e dieci anni. La cosa che trovo a dir poco incredibile, è che questi corsi si tengono appoggiandosi ad un consultorio diocesano”.
Spieghi meglio…
” L’operatrice proviene da un consultorio diocesano. I corsi di cui parlo sono molto, ma molto espliciti e i genitori sono disorientati, alcuni ci hanno contattato. In più aggiungiamo che l’operatrice non è una psicologa, ma è solo diplomata ad un istituto di Firenze”.
Come funziona questo corso di Bergamo?
“Durante le lezioni ai bimbi tra i nove e dieci anni viene proposta questa scatolina dei segreti alla quale porre domande ed è venuto fuori di tutto, siamo finiti sui giornali. In queste lezioni, ma trovo sia errato chiamarle in questo modo, ai bambini si è parlato di bacio particolare, e cioè sesso orale tanto che un piccolo scolaro ha posto domande sin troppo circostanziate”.
La diocesi è stata informata?
” Certo, abbiamo scritto riferendo che alcuni bimbi sono arrivati a patire di disturbi. In diocesi sanno tutto, hanno letto, però non è successo niente e i corsi proseguono”.
Anche gender?
” E’ arrivato anche quello, ovviamente. Il Comune di Bergamo manda newsletter sulla identità di genere e dice che i bambini non devono essere ingabbiati. Persino il preside a scuola ci ha risposto e lo ha fatto ai genitori che tra gli obiettivi di studio ci sta l’ identità di genere. Assistiamo ad una ipersessualizzazione precoce sui bambini delle elementari”.
Bruno Volpe