“Di questi tempi il significato della sacralità della vita umana è carente. Molti la riducono ad una sorta di merce di scambio e non ci rendiamo conto della deriva che è in atto”. Lo dice l’ onorevole Gian Luigi Gigli, presidente del Movimento per la Vita.
Onorevole Gigli, il Senato ha approvato da poco la Cirinnà. Che giudizio ne date?
“La valutiamo in modo molto negativo. La cosa che reputiamo maggiormente inaccettabile è la sostanziale assimilazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso , alla famiglia naturale basata sul matrimonio di uomo e donna . La storia della eliminazione dal testo originale dell’ obbligo alla fedeltà è una sonora presa in giro. Le analogie erano e rimangono molto robuste e direi che siamo nella totale sovrapponibilità”.
Questo nella pratica che cosa comporta?
“In primo luogo ne deriva che due istituti tanto diversi trovano la stessa dignità. Ma la cosa maggiormente pericolosa di questa legge è che apre la strada alle adozioni . Infatti, pur stralciate, saranno riammesse per via giurisprudenziale a colpi di sentenza e si arriverà all’utero in affitto”.
Renzi ha accelerato molto per arrivare all’ approvazione. Chi spinge secondo lei dietro tutto questo?
“Ritengo che ci sia la influenza delle potenti lobby gay, e poi di parte di quella sinistra boriosa dei salotti buoni che una volta difendeva i diritti dei deboli e le emergenze sociali ed oggi si diverte con la Cirinnà. Penso che questa legge sia la risultante di quella sorta di pensiero unico politicamente corretto tanto amato e vezzeggiato nel salotti snob degli intellettuali, non tutti, e di molti giornalisti, pensiero molto distante dal reale comune sentire degli italiani che non vengono interpellati”.
Che dire dell’ utero in affitto e del caso, Vendola che se ne è avvalso?
“Ho già espresso tutta la mia contrarietà a questa pratica. Se un leader di sinistra paga due donne per avere un bambino, siamo allo sbando e certamente non in presenza di valori proletari. Qui si ha uno sfruttamento indecente della donna e del suo corpo, la mercificazione di chi è nel bisogno, una sorta di istigazione alla prostituzione incolpevole di chi ha fame”.
Possiamo dire che oggi la vita umana è rispettata?
“ Effettivamente in questo tempo il significato della sacralità della vita è carente. Molti la riducono ad una sorta di merce di scambio, di vendita e di affitto. Non ci rendiamo così conto della deriva etica che abbiamo imboccato”.
Adinolfi e Amato hanno da poco fondato un partito che vuole difendere la famiglia, condivide?
“ No. Penso che questa sia una iniziativa frettolosa e impulsiva, una fuga in avanti divisiva. Potrebbe persino danneggiare la causa comune. Un partito di fatto monotematico non ha troppo senso e potrebbe naufragare”.
Bruno Volpe