“Alcuni politici, e penso al coordinatore nazionale di Sel Fratoianni, parlano senza aver chiaro il tema. Anzi, non sanno proprio nulla di quello che io parlo e penso che siano vittime del pregiudizio. Cadono in una grossolana forma di ignoranza sul tema”. la reazione dell’ avvocato Gianfranco Amato, presidente Nazionale di Giuristi per la Vita non si è fatta attendere, dopo che, in modo sconcertante, il deputato Sel Nicola Fratoianni ha preteso che Amato cancellasse una conferenza sul gender a Monopoli, minacciando persino una istanza al Ministro competente. Una sorta di censura preventiva. Che cosa sarebbe accaduto a parti invertite, è facile prevedere. Ma lasciamo parlare Amato.
Avvocato Amato, sembra che su di lei quasi ogni giorno, il caso Fratoianni lo conferma, arrivino strali. Come mai?
“Noto un eccellente senso della libertà. Fratoianni, in ottima compagnia, non sa quello di cui io parlo e ancora di più, parla per sentito dire, arrivando a confondere il gender con la omosessualità o la parità di genere. Poche idee e ben confuse”.
E allora?
“Io mi limito a dire che il gender è una teoria di estrema pericolosità. Un messaggio devastante sia moralmente che socialmente , da evitare nelle scuole, ma pare avvenga il contrario con la cosiddetta buona scuola di Renzi. Il gender è una finta libertà, anzi è una forma di grave colonizzazione ideologica che proviene dagli Stati Uniti, una moda, come moda è diventato Halloween. Sul punto, peraltro, il Papa ha parlato molto, ma molto chiaro”.
Che cosa ha detto?
“Cose che, a chi non vuole comprendere, dispiacciono. Papa Francesco, anzi, è stato durissimo, direi intransigente. Ha usato parole molto più nette e chiare delle mie. Idem il cardinal Bagnasco: tutti omofobi? Ma lasciamo perdere. La verità è che dietro il gender girano enormi quantità di denaro, interessi economici non da poco, insomma una moda istigata e promossa da lobby finanziarie e dal commercio, come accaduto per Halloween appunto. Il punto gravissimo è che il gender se ne frega della diversa identità biologica e fa credere, scivolando nel relativismo culturale ed antropologico, che ciascuno anche a giorni alterni, possa decidere che identità assumere”.
Nelle sue conferenze lei parla del pensiero unico su questo tema…
“Indubbiamente questo lato negativo esiste. Basta leggere i giornali, o almeno la stampa politicamente corretta. Siamo davanti ad un pesante condizionamento e alla manipolazione. Il Papa su questo punto è intervenuto energicamente almeno 40 volte, ma perché non è stata data rilevanza adeguata a queste affermazioni? Non fanno comodo alla lobby, a chi intende speculare anche commercialmente a fini di lucro. Bisogna dire che sul tema anche qualche sacerdote della Chiesa cattolica si mostra tiepido, seguendo la cosiddetta modernità e dunque la mondanità. E sbaglia”.
Bruno Volpe