“San Giovanni Paolo II, nel caso del povero Charlie, si sarebbe ribellato, questa Chiesa invece ha balbettato. Una logica nazista ha ucciso il bimbo”: lo dichiara a La Fede Quotidiana l’ avv. Gianfranco Amato, Giuristi per la Vita e Segretario del Popolo della Famiglia, commentando il caso del piccolo Charlie.
Amato, Charlie è morto o è stato ammazzato, come sostenuto da tante voci?
” E’ stato ammazzato, esattamente come avvenne per la povera Eluana Englaro. Una sentenza ha decretato la sospensione di idratazione ed alimentazione. Possiamo dire che è il bis del caso Eluana”.
Che cosa ha spinto sino a questo punto?
” L’atrocità di un giudice che si fa come Dio, che pensa di sostituirsi a Dio, un Tribunale secondo il quale quel bambino non era più degno di vivere. Alla base, troviamo l’ aberrante idea secondo la quale chi è improduttivo , chi è gravemente malato, deve morire, è un peso sociale. In poche parole, siamo alla logica nazista”.
Che fare?
” Reagire davanti a tanta barbarie. Purtroppo, e spiace dirlo, la Chiesa cattolica qui ha balbettato, si è mossa a cose fatte e troppo tardi, il minimo sindacale. Oggi nella Chiesa cattolica mancano personalità forti e fiere come fu il Leone di Munster, l’ arcivescovo Von Gallen il quale ebbe il coraggio di resistere e dire no ad Hitler. Ma abbiamo un esempio molto vicino..”.
Quale?
” San Giovanni Paolo II, lui si sarebbe ribellato e avrebbe fatto sentire la sua voce forte e chiara. Davanti a questo, Giovanni Paolo II si sarebbe alzato, come disse in una sua famosa omelia. Il Papa polacco fu molto esplicito in quella omelia e sostenne che da cattolici ci saremmo ribellati e avremmo gridato tutte le volte nelle quali si attentava alla sacralità dela vita umana ed oggi invece..”.
Invece?
” Oggi invece la Chiesa cattolica balbetta, qui lo ha fatto poco e tardi. Se non riusciamo a trovari altri come il Leone di Munster o Giovanni Paolo II è grave. E davanti, almeno in Italia, si profila la legge sul testamento biologico che va contrastata, però qui siamo alla totale anestesia collettiva. La Chiesa , dal canto suo, pensa solo o quasi ai migranti e non alla protezione dei valori non negoziabili, siamo al punto in cui la linea viene dettata da Monsignor Galatino e padre Spadaro”.
Bruno Volpe