“Bergoglio? Un Papa da capire senza pregiudizi. In continuità con i predecessori, cambia il linguaggio.” Lo dice in questa intervista a La Fede Quotidiana Gianfranco Svidercoschi noto vaticanista, il quale ha da poco pubblicato un intrigante volume dedicato a Papa Francesco dal titolo “Francesco incendiario, un papato tra resistenze, contraddizioni e riforme” (edizioni Tau). Si tratta di un testo agile e molto ben fatto che riassume le linee portanti del papato. Il vaticanista non prende posizione, ma con imparzialità, spiega quello che sta accadendo.
Svidercoschi, perchè quel titolo?
“ Ho usato la parola incendiario prendendo a prestito poprio una espressione ignaziana, me lo ha suggerito padre Salvini. Bergoglio, infatti, incarna con un esatto connubio, la visione di sant’ Ignazio e la mentalità latinoamericana. Non si può comprendere il Papa argentino, senza capire e studiare le sue origini e il modo di essere Chiesa nella sua terra. Per questo, senza salire come spesso accade, sul carro degli adulatori, dico che Bergoglio va esaminato senza pregiudizi di natursa positiva o negativa. Lo ritengo, sia pur con sfumature diverse e un linguaggio differente, in linea con i predecessori”.
Lei parla di resistenze, da parte di chi?
“ Ne vedo di due tipi. Quelle di chi per principioè contrario al suo modo di intendere il papato e relativo stile, reputato in contrasto con la tradizione e le sensibilità europea. Ma esistono resistenze anche tra importanti uomini di Chiesa che forse si sentono scavalcati e penso ai cardianli dei Dubia. Anche qualche fedele, in verità, si sente sconcertato . La mia idea è che prima di tutto Bergoglio ha portato un linguaggio diverso”.
Contraddizioni, perchè?
“ Da buon gesuita, egli si espone alle contraddizioni. Va detto che un Papa così popolare non ha per ora portato un aumento significativo della pratica religiosa. Probabilmente corre troppo, non è abituato alle mediazioni del mondo ecclesiale e forse neppure ci pensa. Condivido quello che recentemente ha detto il cardinale Scola: Bergoglio va capito immergendosi nelle sue origini latinoamericane. Da quelle parti, infatti, hanno un modo diverso di essere Chiesa. E’ il bello della Chiesa, unità nella diversità”.
Esistono episcopati che mostrano maggior freddezza verso Bergoglio?
“ Esistono settori almeno dubbiosi, questo sì. Penso in tal direzione agli episcopati dell’ Est europeo, quello polacco in particolare, e i vescovi africani”.
Però ha un consenso molto elevato..
“ Bisogna avere equlibrio. Esiste chi esalta Bergoglio a prescindere, qualunque cosa dica o faccia e questo mi pare imbarazzante forse anche per il Papa. Ma ci sta anche chi lo critica a priori e neppure questo mi sembra utile”.
Bruno Volpe
Los argentinos, que sufrimos años de bergoglitis, podemos tener cierta autoridad al juzgarlo: siempre fue el mismo y dejó una iglesia en Buenos Aires semidestruida, sin cultura católica, sin vocaciones, sin presencia real en la sociedad….
Todavía no entiendo sus méritos para ser elegido…