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“I bambini non si toccano”. E’ stato questo il titolo del presidio organizzato venerdì 5 luglio 2019 da Fratelli d’Italia davanti al Comune di Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, per tenere alta l’attenzione sullo scandalo emerso con l’inchiesta “Angeli e Demoni”, quella relativa agli affidi illeciti dei minori che ha coinvolto diversi esponenti del PD.

All’iniziativa sono intervenuti in primis il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, vari parlamentari e il presidente del Family day Massimo Gandolfini.

“Siamo rimasti sconvolti da una inchiesta che vedrebbe coinvolte quasi trenta persone accusate di aver tolto ingiustamente i bambini alle loro famiglie per lucrarci sopra. Mentre nelle favole ci sono gli orchi che rubano i bambini per mangiarli, qui sembrerebbe che ci fossero degli orchi che rubavano i bambini per mangiarci sopra. Se dovesse essere confermata la colpevolezza di queste persone, chiediamo per loro condanne esemplari e che siano perseguite per tortura e sequestro di persona, ovvero per reati più gravi di quelli che vengono contestati oggi”, ha dichiarato Giorgia Meloni.

La Meloni ha invocato anche una commissione d’inchiesta ad hoc che si impegni a “monitorare ogni singolo caso dei 50 mila bambini che sono stati tolti alle loro famiglie per verificare se tutto ha funzionato, di istituire sezioni specializzate dedicate a famiglia e minori in tutti i tribunali perché i tribunali dei minorenni non ce la fanno a monitorare la situazione e di puntualizzare meglio la legge sugli affidi. Perché se una famiglia è povera, non ha alcun senso toglierle il figlio per poi pagare profumatamente il suo mantenimento in una struttura dei servizi sociali. I soldi si danno alla famiglia e si consente a quel bambino di crescere a casa sua”.

La Meloni si è scagliato anche contro il Partito Democratico locale che ha “preferito esprimere la sua solidarietà al sindaco arrestato con un’accusa gravissima, invece che essere solidale con quei bambini strappati alle loro famiglie e alle famiglie che si sono viste strappare via i loro bambini”. Ed ha attaccato anche l’Associazione Nazionale dei Partigiani che ha fatto la stessa cosa.

Dopo la Meloni ha preso la parola il presidente del Family day Massimo Gandolfini.

Ecco il video:

https://www.facebook.com/giorgiameloni.paginaufficiale/videos/641707703000126/

“Con i nuovi indagati nell’inchiesta ‘Angeli e Demoni’ è ancora più evidente che quanto successo in provincia di Reggio Emilia non è il frutto della malafede di poche mele marce ma piuttosto un sistema collaudato che non avrebbe potuto funzionare per anni senza la connivenza – quanto meno colposa – delle istituzioni locali targate Pd che per anni hanno additato, anche nel corso di eventi pubblici, i servizi sociali dell’Unione dei Comuni della Val d’Enza come un modello di eccellenza”, aveva detto il 3 luglio lo stesso Massimo Gandolfini attraverso un comunicato stampa.

“Sarebbe quanto mai opportuno che chi non ha visto lo scempio perpetrato ai danni di bambini e famiglie, dimostrando inettitudine amministrativa, avesse la decenza di fare un passo indietro e di dichiarare le proprie dimissioni”, aveva spiegato Gandolfini. “Ad accertare le responsabilità penali sarà la magistratura, tuttavia sembra evidente la collusione ideologica e politico-culturale che ha consentito di perpetrare quel redditizio sistema di gestione dei minori – descritto dagli inquirenti – con un giro d’affari da decine di migliaia di euro e che aveva lo scopo di allontanare i bambini dalle famiglie naturali e ricollocarli in affido retribuito ad amici e conoscenti”.

Gandolfini aveva aggiunto che “non servono infatti grandi esperti per sapere che la famiglia naturale e l’amore di un papà e di una mamma sono l’ambiente migliore in cui un bambino può crescere e che l’alienazione dal nucleo famigliare deve essere un’estrema ratio da applicare solo in casi accertati di violenza e maltrattamenti. Sulle conseguenze dell’allontanamento di un minore dai suoi genitori ci sono milioni di pagine di bibliografia psichiatrica e solo chi è mosso dall’odio per la famiglia può ignorarle con tanta pervicacia”.

Il leader del Family Day aveva concluso spiegando che “dalle indagini sta quindi prendendo forma quello che è stato un esperimento sociale su larga scala di rimodellamento dell’antropologia umana, basato sull’odio contro la famiglia naturale e sull’idea del diritto al figlio che va ottenuto ad ogni costo; un diritto che non esiste nell’ordinamento italiano come ha recentemente ribadito la Corte Costituzionale nel riaffermare il divieto della Pma per le coppie gay”.

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