Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia, ha voluto far sentire la sua voce in merito al recente attentato terroristico avvenuto nelle Filippine.
Su Facebook la parlamentare romana ha scritto: “Gli estremisti islamici di Abu Sayaf, affiliati all’Isis, fanno esplodere due bombe nella cattedrale cattolica di Jolo nelle Filippine: decine di fedeli uccisi e feriti. Fermiamo il genocidio dei cristiani”.
Poi ha lanciato l’hastag #siamotuttiN vale a dire “siamo tutti ن”, la lettera dell’alfabeto arabo, il “nome”, che corrisponde alla “N” dell’alfabeto latino, una N per “Nasarah”, ovvero nazareno, il termine peggiorativo con cui sono designati i cristiani nel Corano.
Varie volte, sui social, a sostegno dei cristiani perseguitati dai musulmani nell’indifferenza più totale, è stato chiesto a tutto il mondo di mostrare questo simbolo – ن – per sensibilizzare sulle reti sociali chi fa finta di niente.
Ieri nelle Filippine un attacco islamista in una Chiesa cattolica ha causato decine di morti e diversi feriti. Due bombe sono state fatte esplodere durante la messa domenicale dentro la cattedrale cattolica dell’isola di Jolo.
Il ministro della Difesa Delfin Lorenzana ha inviato truppe per assicurare una maggiore sicurezza per tutti i luoghi di culto cattolici mentre Salvador Panelo, il portavoce del presidente delle Filippine Rodrigo Duterte, ha dichiarato che le “forze armate delle Filippine vinceranno la sfida e schiacceranno questi criminali senza Dio”.
Non si tratta di una prima volta, purtroppo, per la Chiesa cattolica. Quella degli attacchi terroristici di matrice islamista sta diventando una piaga sempre più aperta, e non solo sull’isola di Mindanao, la più estesa delle Filippine, ma anche in altre isole più a nord.