La teologa Giuliva Di Berardino* commenta (in versione testuale e audio) il Vangelo del giorno.
Ecco l’audio
Ecco il testo
IL VANGELO DEL GIORNO: mercoledì 5 Giugno 2019
In questi giorni ci troviamo nei giorni ormai vicini alla festa di Pentecoste, in attesa dello Spirito Santo. Il Vangelo della liturgia ci propone di meditare la preghiera che Gesù stesso fa al Padre. La liturgia quindi ci mostra che lo Spirito Santo passa a noi attraverso la preghiera di Gesù. La preghiera di Gesù è il Suo desiderio d’amore per il Padre e per questo, per noi, è come il respiro di Dio che ci permette di vivere. Potremmo dire che lo Spirito Santo è come il respiro nel nostro corpo: noi non lo percepiamo, ma quando respiriamo tutto si muove dentro di noi, tutto prende un ritmo che unifica. Quando respiriamo si generano una serie di movimenti interiori nel nostro corpo, movimenti involontari e inconsci, ma è grazie a questi movimenti interiore che noi possiamo vivere. Ruah in ebraico e pneuma in greco, significano proprio soffio di vita, che dona la vita! E come col respiro rigeneriamo e riossigeniamo tutto il corpo, così lo Spirito Santo, il Soffio di Dio, rigenera l’universo, spesso anche senza che noi ce ne accorgiamo! E’ così! Lo Spirito Santo genera movimenti misteriosi, interiori, che riunificano tutto in noi e che ci riuniscono in un solo corpo con tutta l’umanità. E la cosa meravigliosa è che per compiere questo processo di riunificazione, lo Spirito Santo agisce anche attraverso di noi! Allora Gesù oggi chiede al Padre che possiamo essere una cosa sola con Lui e col Padre. Ecco le parole della preghiera che Gesù dice rivolgendosi al Padre: “Custodisci nel tuo nome, coloro che tu mi hai dato, perché siano una cosa sola con noi!“. Certo, il sistema di vita di cui viviamo oggi, lo vediamo tutti, ci disperde e siamo tentati di dire che ormai il criterio economico ha invaso le nostre relazioni, perciò non crediamo più nella gratuità. Però oggi il Vangelo ci invita, con le parole di Gesù a non arrenderci! A continuare a cercare spazi di gratuità, gesti di condivisione, relazioni pure e sincere. E questo non per fare i bravi, ma perché solo facendo così possiamo restare autentici, veri uomini e donne di Cristo, per essere una cosa sola con Dio e tra di noi. Impegniamoci allora a unirci a Dio nella preghiera e unirci, o almeno avvicinarci di più tra noi, per creare momenti in cui possiamo gratuitamente sentirci tutti fratelli, tutti pieni di quello Spirito Santo che ci fa figli di uno stesso Padre, che è nei cieli.
Gv 17,11b-19
In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, così pregò: “Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi. Quand’ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu mi hai mandato nel mondo, anch’io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità”.
* Giuliva Di Berardino è insegnante di Religione Cattolica nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Licenza in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Attualmente è dottoranda nello stesso Istituto. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della Chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana guidando laboratori di danza e preghiera, dedicandosi all’evangelizzazione di strada e all’accompagnamento dei giovani. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, di recente ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia”, ed. dell’Immacolata, in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. E’ anche pedagogista del movimento e guida di esercizi spirituali per giovani, religiosi e laici.
La teologa Di Berardino gestito la pagina YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g
Per contattarla scrivere a: giuliva.diberardino@gmail.com