IL VANGELO DEL GIORNO: lunedì 14 ottobre 2019
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Nel Vangelo di oggi Gesù definisce la sua generazione malvagia perché cerca segni e afferma che l’unico grande segno che Lui dona è il segno di Giona e dice anche che l’unica curiosità che ci può essere utile è quella della regina di Saba che si mise in cammino per incontrare Salomone, re d’Israele, la cui sapienza era diventata leggendaria. Comprendiamo allora che il vero segno che Gesù ci dona è quello della sua risurrezione, dato che, come il profeta Giona che venne inghiottito da un pesce in mare aperto e poi ributtato sulla terra, così anche Lui, Gesù, resterà per tre giorni nel ventre della morte prima di ritornare in vita. Comprendiamo anche che l’unico atteggiamento che oggi ci è utile è quello di chi non cerca tanti segni, ma che si concentra nell’unico segno che produce la nostra vita di fede: la risurrezione, insieme alla ricerca della sapienza. Ecco allora cosa ci insegna oggi il vangelo: un atteggiamento maturo nella fede è quello che ha come base la fede nella Riurrezione e la ricerca della sapienza. Ed è così: non possiamo restare attaccati solo alle nostre emozioni e non possiamo vivere davvero se prendiamo solo vie facili perché essere sempre abituati ad avere conferme alla fine ci fa cadere nell’insicurezza! Lo sappiamo: a volte i genitori che sono troppo apprensivi rischiano di crescere figli ansiosi! Più siamo confermati, più rischiamo di perdere fiducia in noi stessi e di toglierci il gusto di riconoscere Dio, di ricercarLo e perciò di stupirci nel ritrovarlo lì dove Lui ci viene incontro e non ce l’aspettavamo! Ecco perché, più dei segni, è importante, ci mostra oggi il Vangelo, cercare la Sapienza, quella sapienza che ci fa mettere in cammino, che ci fa cambiare vita, che ci mette dentro la nostra missione anche dopo aver sperimentato il buio, come è successo al profeta Giona. Allora oggi viviamo questa giornata come possibilità nuova che ci è data per metterci in ricerca di Dio nelle piccole cose, nelle piccole gioie che possiamo sperimentare. Noi lo sappiamo che quì, oggi, noi abbiamo più di Giona, più di Salomone: abbiamo Gesù, il nostro Maestro, il nostro Salvatore, il Signore Risorto dai morti che anche oggi ci donerà la sua benedizione, il suo Shalom e ci donerà di portare a chi ci sta accanto la luce della sua Sapienza, ci rivestirà della sua Bellezza, della Sua tenerezza, ci nutrirà della Sua vita e ci riempirà il cuore di gioia!
Lc 11, 29-32
Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona. Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c’è qui. Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c’è qui.