La teologa Giuliva Di Berardino* commenta (in versione testuale e audio) il Vangelo del giorno.
Ecco l’audio
Ecco il testo
VANGELO DEL GIORNO: lunedì 11 marzo 2019
Buona giornata nel Signore! Oggi il Vangelo ci invita siamo a mettere l’attenzione su ciò che avverrà alla fine dei tempi. La liturgia ci insegna ad avvertire la prossimità del Signore, la sua vicinanza,mentre viviamo sulla terra. E oggi il Vangelo ci mostra come Gesù ci è vicino attraverso gli ultimi, i poveri, i bisognosi. La Chiesa, attraverso la Quaresima, ci fa andare al cuore, alla verità profonda che ciascun essere umano possiede. E questo cammino, questo movimento che converge al cuore, si può attuare attraverso le tre vie fondamentali di questo tempo: digiuno, preghiera e carità. Ecco, oggi il Vangelo ci parla della carità. La carità opera senza che noi ce ne accorgiamo, è la più grande delle virtù, ma, come ci mostra il Vangelo, sembra essere quella meno cosciente perché é il grande tesoro che porteremo con noi quando partiremo da questa terra. Per aiutarci in questo giorno ad agire secondo la carità, mettiamo in azione le parole di Gesù, che elencano alcune categorie di persone attraverso le quali possiamo verificare l’autenticità del nostro vivere la carità. E’ importante verificare questo a fine giornata: ho vissuto la carità che oggi mi ha chiesto il Signore nel Vangelo? E’ importante per la nostra felicità! Allora quali sono le categorie di persone in cui posso incontrare il Signore attraverso i miei atti di carità? Ci risponde Gesù: “ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi” Ecco allora chiediamo che il Signore ci doni la grazia di porre almeno un piccolo atto di bene verso qualcuno perché ogni atto di bene ci porta felicità, ci porta la pace e nei nostri cuori la gioia di aver fatto felice il Signore. Buona giornata!
Mt 25,31-46
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. Poi dirà anche a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna”.
* Giuliva Di Berardino è insegnante di Religione Cattolica nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Licenza in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Attualmente è dottoranda nello stesso Istituto. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della Chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana guidando laboratori di danza e preghiera, dedicandosi all’evangelizzazione di strada e all’accompagnamento dei giovani. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, di recente ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia”, ed. dell’Immacolata, in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. E’ anche pedagogista del movimento e guida di esercizi spirituali per giovani, religiosi e laici. E’ autrice di un blog dal titolo “Teologia e danza, Liturgia e vita” in cui condivide ogni giorno la meditazione del Vangelo nella rubrica “La Parola danza la vita”.