La teologa Giuliva Di Berardino* commenta (in versione testuale e audio) il Vangelo del giorno.
Ecco l’audio
Ecco il testo
IL VANGELO DEL GIORNO: martedì 28 Maggio 2019
In questo giorno, come in tutto questo tempo che precede la Pentecoste, il Vangelo continua sempre di più a svelarci qualcosa della persona dello Spirito Santo che è Dio in azione, che agisce ogni giorno in mezzo a noi in modo misterioso perché intimo ed esteriore allo stesso tempo. Distribuendo i suoi carismi, lo Spirito Santo, “Signore che dona la vita” diciamo ogni domenica nel Credo, ci fa agire e parlare non per merito nostro, ma per mezzo dei Suoi doni, i carismi, che sono doni gratuiti e immeritati. Nel vangelo gli apostoli sono smarriti, confusi, perché sentono l’assenza del maestro, ma Gesù cerca di presentare loro la persona dello Spirito Santo, che ci aiuta a vivere nella fede. E’ ciò che possiamo sperimentare quando viviamo un distacco affettivo: se invece di subirlo, chiediamo allo Spirito Santo la grazia di accoglierlo, allora ci rendiamo conto che ci si fa presente, nel profondo di noi stessi, un qualcosa, come un dono specifico che quella persona ci ha lasciato dentro, come un sigillo indelebile nell’anima. Quella persona resta dentro di noi il dono che lui o lei è stato per noi. E’ così: il nostro corpo, la nostra vita, tutto ciò che ci costituisce come persona, è ciò che resta delle relazioni che viviamo e che un giorno anche noi dovremo lasciare! Un giorno anche noi dovremmo consegnare noi stessi a chi resta su questa terra. Ciascuno di noi è come un tesoro prezioso da consegnare all’altro, perché si possa continuare a vivere. Facciamoci caso: se non lasciamo non possiamo donare! Finché ho qualcosa stretta in mano, non posso donarla, solo se lascio la presa, l’altro può prendere ciò che voglio donargli di me. Ecco allora Gesù che oggi ci dice: «se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore…». Lo sa che, se non avesse accettato di lasciare questo mondo, non ci avrebbe potuto donare il Suo Spirito, il «Paraclito», Colui che ci difende, ci sta accanto e ci ricorda che possiamo fare anche noi come ha fatto Lui, Gesù, che ci ha donato tutto, sulla croce. Allora oggi, all’inizio di questo giorno, invochiamo su di noi il Paraclito! Mettiamoci davanti alla croce di Gesù e preghiamo: O Paraclito, vogliamo lodarti, vogliamo accoglierti oggi: rendici capaci di lasciare anche noi, come ha fatto Gesù, qualcosa di noi a chi incontreremo. Gesù ha lasciato sulla croce la vita della terra, ha sofferto per i nostri peccati, le nostre giustizie e i nostri giudizi, ma noi? Noi possiamo lasciare solo ciò che Gesù ha già redento e che Tu, dolce Paraclito, ci permetterai di donare a chi metterai sul nostro cammino, oggi. Per questo noi ti lodiamo, o Paraclito, o Promessa di Gesù, noi ti accogliamo, Spirito Santo!
Gv 16, 5-11
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: “Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai? Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato”.
* Giuliva Di Berardino è insegnante di Religione Cattolica nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Licenza in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Attualmente è dottoranda nello stesso Istituto. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della Chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana guidando laboratori di danza e preghiera, dedicandosi all’evangelizzazione di strada e all’accompagnamento dei giovani. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, di recente ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia”, ed. dell’Immacolata, in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. E’ anche pedagogista del movimento e guida di esercizi spirituali per giovani, religiosi e laici.
La teologa Di Berardino gestito la pagina YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g
Per contattarla scrivere a: giuliva.diberardino@gmail.com