La teologa Giuliva Di Berardino* commenta (in versione testuale e audio) il Vangelo del giorno.
Ecco l’audio
Ecco il testo
San Gabriele dell’Addolorata
Mc 9,38-40
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: “Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri”. Ma Gesù disse: “Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi, è per noi”.
Il vangelo di oggi ci mostra la mentalità della chiusura: “non era dei nostri”, si giustifica così Giovanni, per aver impedito a un tale che scacciava i demoni nel nome di Gesù. Davanti a questi due versetti del Vangelo non si può restare indifferenti: basta solo pensare a quante volte si sente dire questa considerazione tra i ragazzi, tra le persone adulte, tra gli anziani…troppo spesso ragioniamo “per conoscenza”, “per referenza”, andando sul sicuro…ma Gesù ama sempre sorprenderci e apre la nostra mente, il nostro cuore! Ci mette in condizione di ricominciare sempre e di donare quello che abbiamo, quello che siamo agli altri. Certamente, però, per fare questo è necessario abbattere i nostri giudizi, renderci persone libere per poter liberare altri. I poveri discepoli, Giovanni, infatti, pensava di fare felice Gesù, respingendo quella persona che lui non conosceva, e invece Gesù sente su di sé quel rifiuto, Gesù vuole donarci il suo modo di essere felice, non il nostro! Noi siamo felici quando ci sentiamo al sicuro, Gesù invece ci insegna che la vera felicità non è stare al sicuro ed accomodarsi anche nelle relazioni e nelle amicizie che possiamo vivere nel Suo nome. No! La vera felicità è nell’accoglienza del dono dell’altro, di qualsiasi persona. La vera felicità è nel vedere l’altro come amico, non come nemico! Aprire uno spazio dentro di sé per l’altro, non chiudersi! E come fare? Lasciandosi aiutare, facendosi più piccoli, mettendosi a disposizione di chiunque abbia nel cuore il desiderio di fare del bene, perché il desiderio del bene viene da Dio! E ciascuno di noi è chiamato a servire gli altri: che li si conosca o no! Se il vangelo è per tutti, allora tutti possono viverlo e tutti hanno il diritto di viverlo insieme a noi! Nel Cristianesimo non c’è chi è più avanti o più indietro: tutti siamo chiamati, ognuno nella sua specifica vocazione, ma nessuno è arrivato! Impariamo allora, oggi, che per Gesù, ciò che importa non è se la persona fa o meno parte di una comunità, se è della comunità che frequentiamo noi o del gruppo di cui facciamo parte noi. Per Gesù non è importante neppure se una persona appartiene o no alla Chiesa Cattolica! L’amore di Dio è universale e ogni essere umano che fa il bene è necessario alla costruzione del Suo Regno, non del nostro gruppo! Allora oggi preghiamo lo Spirito Santo, che unifichi in noi mente e cuore, e ci porti ad aprirci all’amore universale verso tutta l’umanità, perché questo è amore pienamente cattolico! Preghiamo anche San Gabriele dell’Addolorata, giovane sacerdote religioso passionista, giovane dal cuore puro, patrono dei giovani. Ci aiuti la sua preghiera ad aprire il cuore e la mente a tutti, con semplicità e purezza. Buona giornata!
* Giuliva Di Berardino è insegnante di Religione Cattolica nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Licenza in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Attualmente è dottoranda nello stesso Istituto. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della Chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana guidando laboratori di danza e preghiera, dedicandosi all’evangelizzazione di strada e all’accompagnamento dei giovani. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, di recente ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia”, ed. dell’Immacolata, in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. E’ anche pedagogista del movimento e guida di esercizi spirituali per giovani, religiosi e laici. E’ autrice di un blog dal titolo “Teologia e danza, Liturgia e vita” in cui condivide ogni giorno la meditazione del Vangelo nella rubrica “La Parola danza la vita”.