La teologa Giuliva Di Berardino* commenta (in versione testuale e audio) il Vangelo del giorno.
Ecco l’audio
Ecco il testo
IL VANGELO DEL GIORNO: martedì 9 Aprile 2019
Nel Vangelo di oggi Gesù si mostra deciso ad amare fino in fondo nella sua predicazione, fino al compimento della croce. Comincia ad intravedere la sconfitta della sua predicazione, perché l’incomprensione gli cresce sempre di più intorno. La coscienza di Gesù si delinea nell’orizzonte dono, nell’offerta d’amore del suo corpo che verrà inchiodato sulla croce. In Lui comincia ad emergere quindi la decisione di farsi innalzare sulla croce per salvarci dal Male. E, nonostante avesse già annunciato più volte quale fosse la sua fine, oggi ci viene annunciato con chiarezza che il mistero della croce è la misura dell’amore di Dio per ciascuno di noi, la misura del Suo dono che ci guarisce, ci redime, ci salva dalle tante realtà che ci avvelenano i pensieri e il cuore. Quando ci doniamo agli altri con amore, come ha fatto Gesù, siamone certi, costruiamo la nostra libertà, edifichiamo in noi il fondamento per vivere liberi. Se portiamo amore, il Vangelo ce lo conferma oggi, non moriremo con i nostri peccati, ma saremo sempre in grado di correre il rischio di amare, anche quando questo amore non verrà capito o accolto. Allora oggi chiediamoci perché parliamo tanto di misericordia e di perdono, ma concretamente per noi è così difficile perdonare e amare, chiediamoci, nonostante l’evidenza della salvezza, perché io e te, restiamo ancora fermi davanti a un amore così grande della croce di Cristo! Chiediamoci: è vero che la croce di Gesù è luce radiosa nelle tenebre, e i nostri occhi non vedono? Ammettiamolo: troppo spesso non vogliamo vedere la verità, perché la croce di Gesù ci scandalizza, e non accettiamo che la forza dell’amore possa essere presente anche nell’oltraggio, nella calunnia, nell’amore non dato, nell’ ingiustizia, o nella giustizia non compiuta. Allora oggi è il giorno in cui scopriamo che possiamo ancora seguire Gesù e credere in Lui, anche se apparentemente la croce ci porta alla sconfitta. Oggi possiamo ripeterlo nel nostro cuore: non è la convinzione ad aver portato Gesù sulla croce, ma l’amore. Ascoltiamo le parole di Gesù:
Gv 8,21-30
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: “Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire”. Dicevano allora i Giudei: “Forse si ucciderà, dal momento che dice: Dove vado io, voi non potete venire?” E diceva loro: “Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati”. Gli dissero allora: “Tu chi sei?”. Gesù disse loro: “Proprio ciò che vi dico. Avrei molte cose da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui che mi ha mandato è veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui”. Non capirono che egli parlava loro del Padre. Disse allora Gesù: “Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo. Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite”. A queste sue parole, molti credettero in lui.
* Giuliva Di Berardino è insegnante di Religione Cattolica nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Licenza in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Attualmente è dottoranda nello stesso Istituto. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della Chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana guidando laboratori di danza e preghiera, dedicandosi all’evangelizzazione di strada e all’accompagnamento dei giovani. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, di recente ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia”, ed. dell’Immacolata, in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. E’ anche pedagogista del movimento e guida di esercizi spirituali per giovani, religiosi e laici. E’ autrice di un blog dal titolo “Teologia e danza, Liturgia e vita” in cui condivide ogni giorno la meditazione del Vangelo nella rubrica “La Parola danza la vita”.
Per contattare la teologa Di Berardino scrivere a: giuliva.diberardino@gmail.com