La teologa Giuliva Di Berardino* commenta (in versione testuale e audio) il Vangelo del giorno
Versione audio
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Versione testuale
IL VANGELO DEL GIORNO: sabato 28 settembre 2019
Il vangelo di oggi contiene il secondo annuncio della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù ai suoi discepoli, che non capiscono le parole di Gesù: di fronte all’ammirazione della gente di cui il maestro godeva, non cerca di accomodare i suoi discepoli, ma li destabilizza, li sconcerta: annuncia la sua morte in croce. Ed essi “avevano paura“. Lasciamoci destabilizzare anche noi dal Vangelo oggi! Gesù dice ai discepoli: ” Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato in mano degli uomini”. Attraverso l’espressione “mettetevi bene in mente“, Gesù invita i suoi discepoli, e quindi ciascuno di noi oggi, a prendere su di sé, mettere dentro, far entrare bene nella mente e nel cuore l’atteggiamento di dono e di consegna della propria vita. Non sono le cose che facciamo a darci gloria, ma vivere la croce di Cristo ci fa veri discepoli, questo ci dà gloria! E Gesù oggi desidera che noi ci piantiamo nel cuore che la sua missione di salvezza non è in ciò che fa di grande e di forte, ma nella sua passione d’amore. Per la sua passione Gesù si è fatto infinitamente piccolo e si è consegnato nelle nostre mani. E se non accogliamo che Dio per la sua passione d’amore si consegna nelle mani degli uomini, non possiamo capire il senso delle cose e della vita ed entriamo nella paura, nella paura della sofferenza. Finchè non ci mettiamo ben in mente che l’amore non è dare delle cose, avremo sempre paura che Dio ci tolga qualcosa, che ci faccia soffrire. Ma Dio non ci toglie delle cose, Dio ci dona suo Figlio, il suo cuore, l’amore del suo cuore! Allora l’atteggiamento che oggi Gesù ci insegna è quello della consegna di sè, perché come diceva santa Teresa di Lisieux, “amare è donare tutto, è dare tutto se stessi“. Questo stato di consegna totale di sè, ci mette in una condizione di assoluta povertà e impotenza, dandoci l’umiltà e la gioia di chi sa che sicuramente ci sarà Dio a prendersi cura di noi. Il verbo “consegnare” è l’azione che forma la trama della salvezza nel Vangelo: il Padre che ci consegna il Figlio, il Figlio che si consegna a noi, Giuda consegna Gesù al sommo sacerdote e al sinedrio, questi lo consegnano a Pilato, Pilato lo consegna alla folla, perché sia crocifisso, ma Gesù prende l’occasione della condanna sulla croce, per consegnare la sua vita nelle mani del Padre e donare tutto se stesso per amore. Allora oggi scopriamo che il cuore della passione d’amore di Gesù è in questo verbo: consegnarsi. Chiediamo lo Spirito Santo perché possiamo essere non dei discepoli che hanno paura, ma dei discepoli che imparano dal Maestro a vivere per la sola passione d’amore che ci salva, per essere consegnati anche noi nelle mani degli uomini e compiere la nostra vera felicità della nostra: essere dono per tutti.
Lc 9,43b-45
In quel tempo, mentre tutti erano pieni di meraviglia per tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: “Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato in mano degli uomini”. Ma essi non comprendevano questa frase; per loro restava così misteriosa, che non ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande su tale argomento.
Giuliva Di Berardino è insegnante di Religione Cattolica nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Licenza in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Attualmente è dottoranda nello stesso Istituto. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della Chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana guidando laboratori di danza e preghiera, dedicandosi all’evangelizzazione di strada e all’accompagnamento dei giovani. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, di recente ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia”, ed. dell’Immacolata, in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. E’ anche pedagogista del movimento e guida di esercizi spirituali per giovani, religiosi e laici.
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Per contattarla scrivere a: giuliva.diberardino@gmail.com