La teologa Giuliva Di Berardino* commenta (in versione testuale e audio) il Vangelo del giorno.
Ecco l’audio
Ecco il testo
IL VANGELO DEL GIORNO: lunedì 10 Giugno 2019
Memoria della Beata Vergine Maria Madre della Chiesa
In questo vangelo oggi ci viene presentato il dono che il discepolo amato riceve dal Maestro sotto la croce: Maria Sua Madre. Che si tratti o meno dell’autore di questo Vangelo, che è passato alla tradizione come Giovanni, o che sia, come alcuni studiosi ritengono, semplicemente un personaggio inventato dall’autore perché ciascuno di noi possa essere inserito nel racconto come “discepolo amato”, quì il Vangelo mostra comunque l’ultima consegna di Gesù dalla croce, prima di morire, nel pieno del dolore: la consegna di sua Madre a un discepolo che quì, sì, è possibile interpretare come ciascuno di noi. Non solo Giovanni, o chi per lui, quel giorno ha ricevuto Maria, ma ciascuno di noi. E noi, io e te, siamo generati dalla croce di Gesù, dal dono della sua vita, ma anche dal dolore della Madre. Tutti, perché nessuno merita l’amore di Dio! Il Vangelo ce lo mostra! Perciò non è possibile che ci siano cristiani che non amino Maria! Eppure l’amore della Madre per noi, amore che dovrebbe riunire i figli, nella storia li ha anche divisi. Da cosa dipende? Dal nostro cuore! Maria oggi è ricordata come Madre della Chiesa, ma sotto la croce Maria è molto di più: è madre dell’umanità oltraggiata, schernita, sofferente, immersa nei dolori, o immersa nel buio, in ricerca. E noi cristiani dobbiamo essere coscienti di questo: ovunque c’è un discepolo di Cristo, lo vogliamo o no, lì c’è anche la Madre, perché oggi il vangelo ci conferma che è volontà di Cristo che Sua Madre ci faccia da madre. E una madre vera, che sa stare con noi nell’ora della prova e del buio. Nella bellissima preghiera che la tradizione Cattolica ci consegna chiediamo alla Madre di starci vicino sempre e lo facciamo con queste parole: “prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte”. Sì, perché abbiamo una madre che, per volontà di Gesù, resta con noi sempre: vive con noi, soffre con noi, perché possiamo ricordare insieme questo grande dono che è per noi Maria, che è colei che anche gioisce con noi e ci aprirà le porte del cielo. Allora ringraziamo Dio oggi, Madre della Chiesa e dell’umanità.
Gv 19, 25-34
“In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé”.
* Giuliva Di Berardino è insegnante di Religione Cattolica nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Licenza in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Attualmente è dottoranda nello stesso Istituto. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della Chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana guidando laboratori di danza e preghiera, dedicandosi all’evangelizzazione di strada e all’accompagnamento dei giovani. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, di recente ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia”, ed. dell’Immacolata, in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. E’ anche pedagogista del movimento e guida di esercizi spirituali per giovani, religiosi e laici.
La teologa Di Berardino gestito la pagina YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g
Per contattarla scrivere a: giuliva.diberardino@gmail.com
Ottimo articolo, pienamente condivisibile.