IL VANGELO DEL GIORNO: lunedì 4 Novembre 2019
Il vangelo di oggi continua a presentare gli insegnamenti che Gesù stava dando su diversi argomenti, legati al tema del banchetto.
L’argomento che questo Vangelo oggi approfondisce in rapporto al banchetto è l’invito. Gesù sta mangiando a casa di un fariseo che lo ha invitato e comincia a manifestare che esistono diversi tipi di invito. Si può invitare qualcuno per interesse personale, ma si può invitare anche in modo disinteressato, per portare beneficio ad altri e non solo a se stessi. La gente comune invitava a mangiare amici, fratelli e parenti, nessuno si sedeva a tavola con persone sconosciute. Ancora oggi noi usiamo essere invitati da parenti, amici. Gesù invece ci esorta ad invitare gente sconosciuta. Non solo! Gesù ordina anche di rompere il circolo chiuso e chiede di invitare persone povere, storpie, zoppe e cieche. Non solo c’è un superamento delle usanze antiche, ma anche di quelle odierne! Gesù ci invita a superare le norme dell’invito formale, per allargarci all’invito disinteressato come gesto di totale gratuità. Si tratta infatti di un modo nuovo di entrare in relazione, un modo nuovo di vivere nella felicità. Per comprendere meglio questo invito di Gesù oggi non c’è altra spiegazione che fare quello che Gesù ci chiede. Proviamo a fare qualcosa senza pretendere di ricevere nulla in cambio, proviamo a dare senza contare. Proviamoci! Gesù ci assicura che, se faremo così, se inviteremo persone nella gratuità, saremo sicuramente più felici. Bene, però potremmo chiederci…perché Gesù desidera che noi facciamo questo genere di inviti? Questa è una domanda importante perché, se ci pensiamo bene, ci dona la possibilità di meditare che Dio stesso fa così con noi! Infatti io e te, così come siamo, se ci pensiamo bene, siamo invitati a vivere questo giorno, a incontrare persone per entrare in comunione con Dio e con gli altri in modo libero, vero, senza finzioni. A Dio non interessa se oggi siamo perfetti, se siamo devoti o se siamo lontani da Lui, o molto vicini: ogni giorno possiamo accogliere il Suo invito. Così anche noi possiamo invitare altri, così come sono, in modo nuovo, gratutito, senza pretese, ma solo per offrire la gioia a qualcuno di partecipare a questa comunione che ci dona speranza. Per questo il fatto di invitare chi non è in possibilità di ricambiare un invito è uno dei consigli che il Vangelo ci propone per vivere la felicità della Resurrezione dei giusti. Allargare il cuore, dilatare la comunione con Dio, e con i nostri cari, a tutti coloro a cui offriremo i nostri atti di gratuità e di amore, in questo giorno, questo è anticipare già la Risurrezione, vivendo da risorti! Allora oggi, il Signore ci doni la gioia di fare almeno un gesto di gratuità, un atto di puro dono, senza pretendere un ritorno. Ci doni la possibilità di allargare il cuore e di agire come Lui agisce con noi e portare, in questo giorno, almeno un pizzico della gioia della Risurrezione nelle nostre vite!
Lc 14, 12-14
In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato: “Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch’essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando dai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai, infatti, la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti”.