IL VANGELO DEL GIORNO: Gv 14,1-6 venerdì 8 Maggio 2020
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».
Oggi il vangelo ci mostra l’identità di Gesù, ancora una volta. In questi giorni del tempo di Pasqua, lo notiamo, il Vangelo ci fa cogliere sempre di più questa piena comunione tra Gesù, il Padre, nello Spirito Santo che passa attraverso la conoscenza di Gesù. E questa danza d’amore, si chiama proprio così la pericoresi, danza circolare, che esiste nella stessa realtà di Dio noi possiamo viverla grazie alla Pasqua di Gesù che ci fa passare alla qualità di vita dei figli di Dio, una vita che proprio Lui, Gesù, il Figlio Unigenito di Dio, ci comunica attraverso il Battesimo, e di cui tutti noi abbiamo fatto memoria la notte di Pasqua. E’ vero che quest’anno, purtroppo i catecumeni non hanno potuto ricevere il Battesimo, ma, nel loro desiderio, tutti noi abbiamo ricevuto la vita nuova dei risorti, che ci abilita a vivere nello Spirito, quindi ci mette in perfetta comunione con Dio Trinità. Ecco allora che anche oggi il Vangelo ci fa approfondire la grazia della Pasqua, la grazia del nostro Battesimo, nella conoscenza più profonda dell’identità di Gesù. Il testo inizia con un’esortazione. Gesù esorta, dicendo: “Non sia turbato il vostro cuore! Nella casa del Padre mio ci sono molti posti!“. La vita cristiana, anche se è vita di relazione e quindi tiene conto del valore delle singole persone, è pienamente aperta all’universalità, sorride, apre il volto e il cuore a tutti, a tutti! La vita cristiana mette il cuore nella pace, toglie il turbamento perché è vita di pace, pace intesa come pienezza di relazionalità, ampiezza di mente, apertura di cuore. Qualche giorno fa papa Franceso lo ricordava in una sua omelia nella messa a Santa Marta, e personalmente mi ha fatto molto bene ascoltarlo dal papa, perché questo è un punto che i cristiani devono tenere presente sempre! I posti nel regno di Dio sono molti, perciò non è necessario che tutti pensino allo stesso modo e che siano tutti d’accordo. Non è così! Neppure gli apostoli erano d’accordo in tutto, ma hanno custodito la comunione, sempre! Sì, perché tra noi cristiani deve esistere la libertà di essere se stessi, di pensarla in modo diverso, a volte anche di operare in modo diverso gli uni dagli altri, ma questo non ci divide! Perché il fondamento della nostra fede non crolla. E il fondamento è accogliere Gesù come rivelazione del Padre, amarLo e, per amore a Lui, vivere, come abbiamo visto ieri, il servizio, il perdono e l’accoglienza verso tutti, non solo con chi è della nostra cerchia o della nostra famiglia, perché quando Gesù tornerà per portarci alla casa del Padre, come è scritto in questo testo del Vangelo di oggi, dovremmo rendere conto del desiderio del Padre che è quello di portare tutti alla salvezza, a Gesù, il cui nome in ebraico, Yeshua, significa, appunto, salvezza. Oggi quindi noi possiamo mettere in azione la presenza di Dio invocando lo Spirito Santo, perché ci apra il cuore alle dimensioni di Dio e ci imprima questo desiderio santo che tutti possano entrare in relazione con Gesù, mostrando agli altri chi è davvero Gesù, come farà Tommaso, come faranno tutti gli altri discepoli del Signore, Giovanni, che ha scritto questo Vangelo. Ecco, Tommaso, in quel giorno, ha sentito per lui questa meravigliosa risposta dalla bocca di Gesù in persona, queste parole che aprono alla dimensione santa della vita: “Io sono la via, la verità e la vita! Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. Queste parole Tommaso e gli apostoli non hanno potuto dimenticarle! Sono parole che non si dimenticano perché, soprattutto alla luce della Pasqua, indicano tre dimensioni fondamentali della vita, tre bisogni primari, costitutivi di ogni vita: la via, cioè il bisogno di avere una direzione, un’indicazione. Ma non solo, la via è lo spazio che si percorre, lo spazio dove si passa! Per questo Gesù è la via perché è Lui il passaggio, è Lui la Pasqua della nostra salvezza, Lui ci fa accedere alla piena libertà dei figli di Dio. La verità, in greco aleqeia, che significa ciò che non è nascosto, ciò che è svelato. E infatti Gesù ha dato tutto di sè, ha tolto il velo di separazione che c’era tra Dio e l’uomo, ci dice la Lettera agli Ebrei. Ma Gesù è la verità perché ci ha fatto conoscere l’amore del Padre, ci ha amato come nessun altro essere umano può amare questa umanità. E infine Gesù è la vita stessa, perché in Lui, Risorto, tutto è potenza di vita, solo Lui ha vinto la morte, primizia dei risorti! Ma Gesù è la vita perché ha donato la vita e perché, per la potenza dello Spirito Santo continua a donarla ancora a noi ogni giorno nei sacramenti, ma anche nella vita di ogni credente. Ecco allora oggi possiamo davvero aprire il nostro cuore allo Spirito Santo e rendere grazie a Dio per ogni persona che riconosce in Gesù la via, la verità e la vita e preghiamo perché questo riconoscimento si realizzi per tutti gli uomini, secondo il desiderio del Padre. Preghiamo con l’orazione di Colletta che oggi la liturgia della Chiesa Cattolica, latina, ci propone, sia nella messa che nella liturgia delle ore, e torna nel corso di questa giornata: “O Padre, principio della vera libertà e fonte di salvezza, ascolta la voce del tuo popolo e fa’ che i redenti dal sangue del tuo Figlio vivano sempre in comunione con te e godano la felicità senza fine.” Amen. Buona giornata!