Il Vangelo di Venerdì 29 settembre 2023 – Santi Arcangeli
Dal vangelo secondo Giovanni 1,41-51
In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
COMMENTO DI DON RUGGERO GORLETTI
La festa di oggi, la festa dei santi arcangeli, ci porta in una dimensione a noi sconosciuta ma non per questo meno reale: la dimensione della vita eterna. Gli arcangeli sono angeli particolari, a cui Dio ha dato dei compiti importanti.
Raffaele: il nome significa «Medicina di Dio», è l’angelo citato nell’Antico Testamento, nel libro di Tobia, e accompagna il giovane Tobia mandato in una lontana città. Durante il viaggio Raffaele procura a Tobia un felice matrimonio con la giovane Sara, libera la medesima dai tormenti del demonio e guarisce il padre dalla cecità. A Gabriele («Fortezza di Dio») Dio ha affidato grandi compiti: annunciare a Zaccaria la nascita di Giovanni il Battista, e soprattutto gli ha affidato il compito che ha cambiato la storia dell’umanità e di tutti noi: l’annuncio alla Vergine Maria della nascita del Figlio di Dio fatto uomo. Infine Michele («Chi è come Dio?») è il capo delle schiere angeliche. Michele è il condottiero degli angeli fedeli a Dio, quelli che hanno combattuto Lucifero e i suoi compagni che si sono ribellati a Dio, e che sono quindi stati scacciati per sempre dal Paradiso. Michele ha sconfitto il demonio e ci spalleggia nella eterna lotta contro il male.
Gli Arcangeli, che oggi celebriamo, ci ricordano che Dio si prende cura di noi, che non ci abbandona nella eterna lotta contro il male. Sono un segno potente dell’amore che Dio nutre per noi e dell’attenzione che Egli sempre ha nei nostri confronti. Non smettiamo di invocarli, specialmente quando siamo nelle difficoltà. Dio li ha messi al nostro fianco proprio per aiutarci e sorreggerci nelle prove della vita.