Le persone che non si riconoscono in alcun gruppo religioso hanno superato i cattolici negli Stati Uniti. I cattolici continuano, comunque, ad essere il gruppo di “maggioranza relativa” nel Paese nordamericano. E’ quanto emerge da una recente ricerca del Pew Research Centre,secondo il quale la percentuale di persone che si definiscono “cristiane” è scesa di ben otto punti dal 2007 ad oggi. Tra l’altro, è in aumento il fenomeno del cambio di religione da parte delle persone e sono soprattutto i cattolici a cambiare credo. Oggi, circa il 31,7 percento degli adulti dichiara di essere stato cresciuto come un cattolico, ma il 41% delle persone che lo dicono affermano anche di non identificarsi più con il cattolicesimo. Facendo due conti, il 12,9 percento degli statunitensi oggi sono ex cattolici. D’altro canto, il 2% degli statunitensi sono diventati cattolici dopo essersi convertiti da altre religione. I “non affiliati”, invece, sono cresciuti dal 16 al 23 percento negli ultimi sette anni. I cattolici, nello stesso lasso di tempo, sono tre milioni in meno: dal 24 sono passati al 21 percento della popolazione. E’ da notare che i cattolici sono in maggioranza negli strati della popolazione più poveri e tra alcune minoranze etniche, a cominciare da quella ispanica. I dati sembrano negativi, ma non come quelli del protestanti, il cui calo è ancora maggiore.