L’arcivescovo di Granada Javier Martínez ha difeso la libertà religiosa come “un bene supremo” e ha sconfessato la chiamata alla preghiera per recitare un rosario in piazza del trionfo, lo stesso luogo dove negli scorsi giorni c’è stata un’altra preghiera tenuta per la fine del digiuno musulmano del Ramadan. Il Presule ha rinnegato la chiamata di cui sopra, accettando la riunione dei fedeli musulmani raccolti in questo luogo pubblico considerato Sacro per i cittadini di Granada.
L’Arcivescovo ha continuato dicendo che “i Cristiani non fanno ammenda per la preghiera dei fedeli di altre religioni. La libertà religiosa è un bene supremo che la Chiesa difende e protegge contro tutti gli ostacoli che possono sorgere”,affermando ciò in un comunicato. Il Presule ha chiarito che l’iniziativa di convocare questo Rosario non è stata organizzata dalla Chiesa locale, e non è né autorizzata né sostenuta dall’Autorità Episcopale di Granada.”
L’evento organizzato sabato scorso dalla comunità musulmana nei giardini della Piazza del Trionfo di Granada ha aperto il dibattito in questa capitale Andalusa sull’uso di questo spazio pubblico, che ha un monumento dedicato alla Vergine Maria. Dalle Confraternite Cattoliche locali sono pervenute critiche pesanti sulla manifestazione di sabato, che secondo tali osservazioni il Presidente delle Confraternite, Jesús Muros, da un’ intervista ha detto: “Siamo convinti che si sarebbe potuto fare in un luogo più appropriato, anche se si vede bene l’atto e rispettiamo questo”. In alcuni gruppi, i fedeli si sono dati appuntamento per la recita del Rosario oggi alle otto, nella Piazza del Trionfo, come riparazione verso la Vergine “dimostrando che sono nella terra di Maria”.
L’arcivescovo ha replicato duramente: “Noi non giudichiamo i modi di esprimersi delle altre religioni. Siamo impegnati al dialogo interreligioso e rispettiamo l’evento di fine ramadam di sabato e le varie tradizioni religiose “. Tuttavia, molti cittadini si sono ritenuti offesi per la preghiera di fine ramadan che si è tenuta presso la Piazza del Trionfo e così si sono attivati organizzando questo Rosario collettivo in favore della Madonna, anche senza il consenso dell’Arcivescovo.