Migliaia di persone hanno partecipato, sostenuti da alcuni cardinali e vescovi, alla sesta Marcia per la Vita che si è tenuta nei giorni scorsi a Roma. Nonostante l’oscuramento mediatico della manifestazione e il breve saluto durante il Regina Coeli del Papa (che, invece, agli organizzatori della «Marcia per la vita» portoghese, che si terrà il prossimo 14 maggio, tramite monsignor Angelo Becciu, sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato, ha scritto, tra le altre cose, che occorre «un rinnovato impegno per la promozione dei veri valori umani, morali e spirituali» in difesa della persona e della famiglia, «nel rispetto dei diritti della persona umana, dal concepimento e fino alla morte naturale»), in tanti hanno voluto dire il loro sonoro sì alla vita e riaffermare la condanna dell’aborto (punito dalla Chiesa con la scomunica).
In Italia, ha dichiarato la portavoce Virginia Coda Nunziante, l’aborto, dalla sua introduzione, “ha ucciso cinque milioni e settecentomila bambini”. E un altro problema si sta aprendo “sul tema della fine della vita”, visto che una “legge l’eutanasia è già in discussione in Parlamento”. È “molto importante creare una vera cultura della vita, anche perché non c’è ricambio generazionale. In Italia abbiamo 1,3 figli per donna e ci prepariamo, per il 2020, ad arrivare allo 0,8. Chiediamo al governo italiano di spendere i circa 200 milioni di euro usati per l’aborto per aiutare e favorire le famiglie e le nascite”.
La Marcia per la Vita 2016 ha avuto il sostegno di 114 associazioni di 29 paesi del mondo. Il maggior numero di adesioni è arrivato dagli Stati Uniti. Poi da Francia, Spagna, Belgio, Irlanda, Canada e Polonia. Alla manifestazione hanno partecipato i principali leader pro-life di alcuni di questi paesi.
Tra coloro che hanno espresso il loro pieno sostegno alla manifestazione il cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede; il Cardinale George Pell, Prefetto del Segretariato per gli Affari Economici della Santa Sede; il cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino; l’Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati. Hanno partecipato personalmente alla manifestazione il cardinale Raymond Leo Burke, i vescovi Athanasius Schneider e Luigi Negri, e numerosi sacerdoti.
Matte10o Orlando