Beverly Stevens, editore di Regina Magazine, un giornale telematico anglofono che vanta un profilo Facebook molto seguito ha rivelato, analizzando la Brexit, la preoccupazione dei discendenti delle case regnanti dei principali paesi europei a proposito dell’attuale Unione Europea e della scristianizzazione portata avanti dai vertici delle Istituzioni europee.
La Stevens svela che l’estate scorsa è stata invitata ad «un evento a porte chiuse, un week-end con alcuni dei più illustri aristocratici europei. Tutti cattolici. Tutti altamente istruiti. E tutti molto preoccupati per quanto stava accadendo in Europa con l’Unione europea».
L’incontro, dice la Stevens, si è tenuto in un resort molto modesto «che non aveva nemmeno l’aria condizionata». Queste «persone discendenti delle antiche famiglie regnanti di Francia, Germania, Austria, Italia e Spagna erano molto preoccupati per l’assalto dell’UE ai valori della famiglia. Dopo che l’UE ha respinto l’idea di esplicitare le sue radici cristiane, molte di queste persone si sono veramente allarmate».
E «da allora, hanno monitorato la miriade di regolamenti comunitari ed hanno visto che i sedicenti “maestri” della UE mirano a plasmare una società in cui ‘la famiglia’ semplicemente non esiste». In sostanza, scrive la Stevens, «laddove è arrivata l’Unione europea il tasso di natalità è precipitato, la fede sta pian piano scomparendo. Questa non è una coincidenza. Gli aristocratici mi hanno detto che le vecchie élite socialiste e comuniste in Europa sono state sostituite da una nuova élite quasi-capitalista, l’UE, che sta avendo successo dove i comunisti avevano fallito, minando la Fede e le famiglie che erano cresciute sotto il manto protettivo della Fede».
Qual è, secondo la Stevens, la visione del mondo secondo i vertici dell’UE? «Un globo appiattito, dove i confini si stanno sgretolando e le identità sono fluide. Le elitè bancarie, del commercio e dei media legano le nazioni insieme in un nuovo “arazzo” senza soluzione di continuità». Le persone vengono invitate a sentirsi «libere, a cercare opportunità e il piacere, senza le giuste restrizioni della tradizione, della famiglia e della morale».
Anche la morale, in questo mondo desiderato dai vertici della UE, diventa «un concetto fluido; le persone possono collegarsi, produrre i bambini o abortirli, utilizzare a “noleggio” la tecnologia e fare bambini surrogati». Inoltre, il “Super Stato” Europeo «non rappresenta e protegge» le classi meno abbienti mentre è da ricordare che «la Chiesa insegna a sostenere la sussidiarietà, il principio che le decisioni economiche e politiche devono essere effettuate al livello più locale possibile, dalle persone più interessate direttamente al risultato».
Matteo Orlando