“Il silenzio è la migliore risposta a una provocazione inutile, violenta e pericolosa”. Con queste parole monsignor Stanislas Lalanne spiega questa mattina al Sir la “linea” adottata dall’Episcopato francese che ha preferito non cedere alla provocazione lanciata ieri dalla copertina di Charlie Hedbo, a un anno dal terribile attentato.
Il 7 gennaio 2015 due individui sono entrati nella sede del giornale satirico, a Parigi, e hanno provocato la morte di dodici persone. A un anno dall’attentato, sulla copertina del settimanale satirico in edicola questa settimana compare un Dio armato di kalashnikov e il titolo: “L’assassin court toujours”. Il vescovo di Pontoise (nella regione parigina) è stato per molti anni portavoce della Conferenza episcopale francese ed ora è membro del Consiglio permanente della Cef.
Ieri televisioni, radio e giornali nazionali gli hanno chiesto di reagire alla copertina di Charlie “ma mi sono rifiutato di rispondere”. Alla provocazione – dice – è meglio rispondere con il silenzio. “Charlie Hebdo non cerca altro che qualcuno reagisca”, osserva il vescovo che aggiunge di condividere pienamente la posizione presa dal quotidiano La Croix a firma del suo direttore Guillaume Goubert. “Non è Dio che uccide, sono gli uomini – scrive Goubert -. Ma Dio ha bisogno degli uomini per fare il bene e molti lo fanno”. (SIR)