Durante il pranzo di nozze a Cana, “Maria si accorge che c’è un disagio: senza che nessuno glielo chieda, Maria interviene e Gesù fa il miracolo. Intervieni anche in questo momento, intervieni con la forza della tua maternità”.
È la preghiera del card. Angelo Comastri, arciprete della basilica vaticana, per il secondo Mistero della Luce. Guidando dalla basilica di San Pietro l’Angelus e il Rosario, il cardinale ha ricordato che nel terzo Mistero della Luce contempliamo Gesù “che cammina lungo strade e predica un messaggio nuovo, mai udito, che se fosse ascoltato trasformerebbe il mondo in una famiglia di figli felici”. È il messaggio delle Beatitudini: “Beati i miti non i violenti, beati i misericordiosi non gli egoisti, beati i puri di cuore e non coloro che sguazzano nel fango”.
Il quarto Mistero della Luce ci porta sul Monte Tabor. “Gesù porta con sé Pietro, Giacomo Giovanni e fa vedere lo splendore della sua divinità, un anticipo di Paradiso”, ha commentato Comastri: “Speriamo di poter vedere anche noi un giorno questo spettacolo della grandezza di Dio”. Il quinto ci porta nel Cenacolo, “un momento drammatico ma anche un momento meraviglioso”, lo ha definito il cardinale: “Nel Cenacolo Gesù apre il suo cuore, ci dona il comandamento dell’amore e ci dona l’Eucarestia, per darci la forza per vivere il comandamento dell’amore”. (SIR)