Il Cardinale Raymond Leo Burke, ex capo della segnatura apostolica vaticana ha detto che il voto del popolo irlandese per legalizzare il matrimonio omosessuale è stato dato “sfidando Dio” ed è un’azione più depravata di quella che possono praticare dei “pagani”. “È un dispetto a Dio, è semplicemente incredibile”, ha detto il cardinale Burke, intervenendo all’Università di Oxford il 27 maggio scorso, dove ha pronunciato un discorso sull’eredità intellettuale del Papa emerito Benedetto XVI. Un giudizio altrettanto forte era stato espresso nei giorni scorsi anche dal cardinale Pietro Parolin che ha parlato di una “sconfitta per l’umanità”.
La Chiesa cattolica definisce il matrimonio come l’unione sacramentale tra un uomo e una donna per tutta la vita. Per sua stessa natura, l’istituzione del matrimonio e l’amore coniugale è ordinata alla procreazione e all’educazione della prole, ed è in queste che trovano il loro coronamento, come ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1652). Fondandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione della Chiesa ha sempre dichiarato che gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati e sono contrari alla legge naturale. Chiudono, infatti, all’atto sessuale il dono della vita. Esse non procedono da una vera complementarità affettiva e sessuale e, spiega il n. 2357, in nessun caso possono essere approvati.
Il vero amore, quello coniugale tra un solo uomo e una sola donna per tutta la vita fa dei coniugi i collaboratori validi dell’amore del Creatore e Salvatore, che attraverso di loro continuamente dilata e arricchisce la sua famiglia umana di giorno in giorno. Naturalmente, sempre la Chiesa, nella sua saggezza, insegna che le persone omosessuali “devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza”, e che gli omosessuali sono “chiamati alla castità”, come, d’altronde, i giovani eterosessuali non sposati e gli sposati che devono vivere la “castità matrimoniale”, come prevista dalla Chiesa.
Matteo Orlando
Caro Michele,
Desidero intanto farti i miei più sinceri e affettuosi auguri per il nuovo sito. Possa portare molto frutto. Ad multos annos e che davvero questa nuova avventura sia feconda per noi lettori per molti lunghi anni.
Non ho il piacere di conoscerti ma ti conosco per il tuo impegno su Papalepapale. Qui, scrivendoti faccio gli auguri a questa nuova tua avventura promettendo di seguirti con la stessa costanza che ho nel seguire Antonio, seppure non ho mai scritto o replicato alcunché’ su quel sito benedetto e per varie ragioni. Non ultima non considerandomi degno di scrivere su un sito cattolico. Ma oggi oso.
Ma desidero anche darti una ragione in più del mio scriverti oggi. Vivo in Irlanda. Mi sono trasferito alcuni anni fa dal Sud del nostro Paese per tentare una possibilità di lavoro e un po’ più di dignità dopo anni di studi, sacrifici. Sono partito non più giovane, da solo, ma in realtà mi attendeva in Irlanda, quello che credevo fosse l’Amore con la A maiuscola…ma invece era un….calesse ed il brocco in questo caso ero io. Sono partito innamorato di questa terra incantevole e per il desiderio di una vita professionale più dignitosa e anche …anche sulla spinta di quello che consideravo l’Amore per il mio compagno Irlandese e così sono partito. La quotidianità, solo al mio trasferimento abbiamo iniziato a convivere..prima vacanze….o in Italia o in Irlanda…clima vacanzieri e poca quotidianità. Le difficoltà, le rinunce e i sacrifici…della quotidianità le mie fragilità il rapporto adesso aveva un equilibrio differente ed ero più vulnerabile. Queste cose messe insieme, hanno logorato un rapporto dove la solidarietà era un’illustre sconosciuta. Così la sofferenza e il dolore entrano in gioco. Finchè lascio il mio compagno. Ricomincio da me..ricomincio con Dio…o almeno ci provo…. Il Signore ha potato tanto nella mia vita e adesso mi chiede di rinunciare ancora e di costruir con Lui e a partire da Lui.. Prima di incontrare il mio compagno con tutte le mie incoerenze, ho cercato di portare avanti con onestà il mio cammino di vita. Mi consideravo cattolico… aperto…. ma era solo tenere il piede in due scarpe. Volevo camminare nella fede e avere l’Amore di un compagno ….Mi ingannavo e grazie a Dio attraverso la strada del dolore, dei lutti e le difficoltà (in un nuovo Paese da poco uscito dalle difficoltà e dalla recessione….quasi uscito….). Qui in Irlanda ho iniziato un percorso a ritroso….il tentare di ricostruire una vita sana e Santa senza compromessi. Non si può servire a due padroni….ma come è duro essere soli……l’atmosfera qui è pesantissima. Guai a parlare contro il matrimonio monosessuale..guai……si rischia il linciaggio..il mio stesso ex partner mi diceva spesso che ero omofonico e non tollerava il mio essere cattolico (che cattolico ero te lo lascio solo immaginare) ma prova a pensare Michele e, sono certo della tua comprensione: andare a Messa e non poter fare la Comunione…mai…nemmeno una volta…..non potevo….ma il mio cuore era spezzato e dilaniato dal desiderio di Dio e della Sua Casa e la scoperta che ciò che avevo accanto… appunto un calesse..un miraggio…..anzi un peccato e la presa di coscienza del mio cammino di vita. Pochi giorni prima di lasciarlo parlo con un sacerdote che mi dice: Vai via da quella casa o esci da quella camera da letto.. devi vivere in castità se vuoi rimanere con lui. Lo lascio. Nel luglio 2014 vado via senza casa, senza lavoro….ospite di una coppia di amici lei slava e lui italiano. Il giorno dopo Confessione…dopo anni e finalmente….la Comunione….finalmente. Grazie Signore per avermi tolto le scaglie dagli occhi..Lui manco sapeva che andavo alla Messa Tradizionale…….che dono meraviglioso!!!Che ricchezza…che dono abbiamo ricevuto… Oggi sono un gay rinnegato :)) No..sono un Figlio di Dio riconquistato al Signore e che giorno dopo giorno arranca per salvare la sua anima. Chiedo a Dio di salvare la mia povera anima….povera sì, ma che gli è costata un prezzo alto, ma chiedo a Dio una Grazia di salvare l’anima dell’uomo che ho avuto accanto e che offro a Lui …rinunciandovi. Già, rinuncia che parola è mai questa? In Irlanda, ti dicevo l’atmosfera è davvero pesante e sono convinto che siamo solo all’inizio. I cattolici verranno pesantemente attaccati, ne sono convinto. Arriveranno periodi tristi e bui. Guai a dire di essere Cattolici e i Vescovi hanno un comportamento apparentemente incomprensibile, ambiguo e non hanno idea da dove ripartire….Forse da Cristo e dalla Sua Croce…dal Suo Sacrificio? Chissà che ne pensano i Vescovi Irlandesi…..intanto temiamo il Signore e il Suo Giudizio. Oggi dopo l’approvazione del matrimonio monosessuale…come è l’atmosfera qua in questo Paese è come se si fosse osato troppo …..un giorno capiremo. E forse un giorno che Dio ci aiuti con il Suo aiuto capiremo cosa è Amore e cosa sono gli amori…forse….Grazie in anticipo per avermi fatto la bontà di leggere queste mie quattro parole.
Sinceramente, Giuseppe
Caro Giuseppe, sono a dir poco commosso per il fatto che hai voluto condividere con me, pubblicamente ma con me, questa tua esperienza di vita. Ti auguro di cuore che il Signore ti ricolmi di ogni bene e ti dia ogni felicità in futuro, nella gioia del Salvatore morto e risorto per noi. Ti abbraccio sinceramente. Michele