Il cardinale americano Raymond Burke, un alto prelato che ha un grande e devoto seguito tra i cattolici fedeli alla Tradizione bimillenaria della Chiesa, in una recentissima intervista telefonica concessa a RNS (Religion News Service) insiste nel dire che è un servitore di Papa Francesco e non un suo oppositore, come ingiustamente lo accusano di essere.
Il Patrono del Sovrano Ordine Militare di Malta, rileva che “la gente mi chiama ‘il nemico del papa’, e così via. Non sono mai stato né sono il nemico del papa” (“People call me ‘the enemy of the pope’ and so forth. I have never been and I am not presently the enemy of the pope”). Burke, che sta trascorrendo qualche giorno di vacanza in Wisconsin (USA), aggiunge: “Non ho mai, in tutto quello che ho detto, mostrato mancanza di rispetto alla sede pontificia, perché la Chiesa cattolica non esiste senza l’ufficio di Pietro” (“I have never, in anything I’ve said, shown disrespect to the papal office, because the Catholic Church doesn’t exist without the office of Peter”).
Sottolinea che al Papa stesso, in conversazioni amichevoli avute con Lui, ha detto: “Santo Padre, l’unico modo in cui posso servirvi è quello di dire la verità nel modo migliore e più chiaramente possibile”. La risposta del Papa è stata: “questo è quello che voglio”. Relativamente al criticatissimo punto del documento papale Amoris Laetitia che affronta il problema dei cattolici divorziati risposati, dopo aver rilevato che in questo testo sono mescolati “i pensieri e gli approcci personali del Papa” e le “questioni di dottrina”, il card. Burke ricorda che molte persone “serious-minded” della gerarchia ecclesiastica hanno chiesto a Papa Francesco di emettere un documento di chiarimento e si dice fiducioso di una risposta papale sull’argomento e questo semplicemente “per il bene delle anime perché le persone sono sempre più confuse” perché “dalla confusione nasce la divisione e si ottiene il risultato che la gente accusa altra gente”, sia in faccia che alle spalle.
Il Cardinale conclude dicendo: “Credo fermamente che abbiamo bisogno di avere una direzione chiara, una enunciazione più chiara della fede e della sua pratica” e promette: “Io non lascerò mai la Chiesa cattolica. Non importa cosa succede. Intendo morire cattolico romano. Non potrò mai far parte di una scissione. Mi limiterò a mantenere la fede come la conosco e rispondere nel miglior modo possibile. Questo è ciò che il Signore si aspetta da me. Non mi troverete come parte di qualsiasi movimento scismatico o, Dio non voglia, che porta le persone a staccarsi dalla Chiesa cattolica. Per quanto mi riguarda, faccio parte della chiesa di nostro Signore Gesù Cristo e il papa è il suo Vicario sulla terra e io non ho intenzione di essere separato da Lui.”
Matteo Orlando
Quello che ha detto il bravo card. Burke è giusto, sempre è stato fatto così, ma il papa, questo papa non è un papa perché è illegittimo ed eretico. Non si può seguire un papa che ha anche una sola di queste caratteristiche e comunque penso che procedendo così sarà inevitabile la scissione. Mi pare strana l’ intervista solamente telefonica. Un argomento così importante doveva essere più documentato.
Non c’è problema, il card. Burke è già fuori dalla Chiesa perché in comunione con un falso papa apostata, scismatico ed eretico! Sig. Burke, lei di fatto non è già più cattolico, se ne faccia una ragione!
Pace e bene