Intervistiamo il cardinale polacco Zenon Grocholewski dopo gli attentati di Parigi.
Eminenza, qual è la sua idea su questi gravi fatti?
“Sono addolorato per il brutto fatto di sangue e concordo con quello che ha detto il Papa. Un fatto aberrante, siamo davanti ad un crimine contro l’ umanità e la vita che è sacra. E’ la prova di un mondo molto fragile oggi”.
Che cosa bisogna fare per sconfiggere l’Isis?
“Io non ho la risposta e sinceramente non lo so. Tuttavia, dico che nelle operazioni di soccorso bisognerebbe badare prima di tutto a donne e bambini e invece noto che i rifugiati sono nella netta maggioranza uomini . Mi domando il perchè e chi si mescola anche tra di loro. Perchè non pensano a donne e bambini se sono profughi di guerra. Non hanno famiglia? E perchè non proteggere anche e doverosamente i cristiani perseguitati nelle terre islamiche? E poi mi domando una cosa…”.
Prego…
“Perchè i paesi islamici che sono loro vicini non li aiutanoe non li accettano? Perchè non trovano ospitalità in quei paesi arabi che sono vicini a loro per cultura, religione, mentalità ? Per quale motivo non migrano da quelle parti? La mia idea è che gli aiuti vadano fatti sul posto. Indubbiamente l’accoglienza è un valore cristiano e noi da cristiani dobbiamo aiutare nel nome del Vangelo della misericordia. Ma questa accoglienza trova un limite nella ragionevolezza , nella misura e soprattutto nel fare in modo che non entrino malintenzionati. Non è pensabile fare passare tutt i, e poi occorre sempre coniugare il valore della sacrosanta accoglienza col rispetto da parte di chi entra della cultura , della tradizione e della legge del popolo che ospita. Da questo punto di vista concordo col presidente polacco Duda. Un continuo incoraggiamento a venire senza piani chiari non aiuta loro e non aiuta noi”.
Veniamo allo scandalo vaticano, che cosa ne pensa dei due libri di Nuzzi e di Fiittipaldi ?
“Lo ha detto il Papa che si basano su un reato e sono un atto di attacco alla Chiesa non un modo di fare chiarezza. Poi lasciatemi dire che neppure li ho letti e che ho cose ben più serie ed importanti da leggere e da fare che badare a quei testi”.
Bruno Volpe