Siamo arrivati al Giubileo straordinario della misericordia indetto in tempi quanto mai convulsi e travagliati della storia, da Papa Francesco. Di questo importante evento ecclesiale che coinvolge tutti, credenti e non, parliamo con il cardinale Giovanni Lajolo, Presidente emerito del Governatorato della Città del Vaticano.
Eminenza, in che cosa consiste il Giubileo – istituzione?
“Deriva come istituzione della Chiesa dall’ anno giubilare dell’ Antico testamento. Allora, aveva un significato sociale molto forte, comportava la remissione dei debiti, la libertà degli schiavi, il riposo nei campi che dovevano rimanere senza proprietà e senza mietitura. Insomma, era considerato un anno Santo che doveva aver luogo ogni cinquanta anni”.
Questo tra gli ebrei del tempo del Signore, ed oggi?
“Nella Chiesa cattolica fu introdotto nel 1300 da Papa Bonifacio VII, ogni 100 anni. L’ attuale scadenza dei venticinque anni risale a Papa Paolo II. Con Pio IX si cominciano a celebrare i giubilei straordinari, fuori dalla scadenza venticinquennale, per celebrare per esempio ricorrenze di grande significato storico”.
Il Giubileo ha una certa valenza penitenziale, vero?
” Infatti per i Giubileo il Papa concede la possibilità di ottenere, a certe condzioni, l’ assoluzione da pene ecclesiali e la indulgenza plenaria, cioè oltre alla grazia dell’ assoluzione dai peccati anche la liberazione dalle conseguenze degli stessi, tra cui la pena del purgatorio. L’ anno giubilare dunque, viene ad essere un anno di liberazione interiore”.
Come suggerisce di viverlo adeguatamente?
“Penso, come primo atto, vi debba essere una seria riflessione circa la propria vita difronte a Dio. Quali sono le proprie schiavitù spirituali dalle quali bisogna liberarsi. Il Giubileo è un percorso di liberazione spirituale che è la liberazione più importante. Aiutano in questo soprattutto la preghiera, poi la regolare frequenza dei Sacramenti a partire dalla confessione, e la Comunione. Dopo ciascuno dovrebbe esaminare quali opere di misericordia spirituale e corporale può compiere anche a livello sociale e direi internazionale”.
Perchè secondo lei il Papa ha voluto dedicare il Giubileo alla misericordia?
“Perchè il dovere della misericordia è un invito pressante del Signore. Il programma della vita di Gesù si riassume nella misericordia. E noi tutti saremo giudicati da Dio sulla base della misericordia che avremo esercitato con i fatti”.
Bruno Volpe